Le voci nella maggioranza di Stirati rimbalzano: Gabriele Damiani torna a fare l’assessore al Turismo e allo Sport. Viene dato per certo, ma non ci sono conferme perché la questione è congelata.
Il sindaco prende tempo e i Socialisti, il partito di Damiani, continua a fare pressioni perché tutto si ricomponga dopo la furibonda lite tra lo stesso per ora ex assessore e il dirigente comunale Raoul Caldarelli sulla proroga della mostra del tartufo non concordata con lo stesso dirigente.
Il problema è che Damiani ha presentato le dimissioni definendole “volontarie, definitive e irrevocabili”. Ciò vuol dire che una posizione così netta non lascerebbe alcun margine di manovra per eventuali ripensamenti, anche se in politica l’impossibile diventa spesso possibile e di piroette se ne vedono quotidianamente a tutti i livelli.
Damiani è ritenuto un giovane serio e l’eventuale dietrofront presterebbe il fianco a tutta una serie di valutazioni e reazioni più disparate. È altrettanto vero che sta in un partito come i Socialisti tradizionalmente incollato alle poltrone laddove ci sono ed è possibile prenderne.
Questa situazione è in divenire perché Stirati ha più soluzioni anche se al momento non decide: il rientro di Damiani, al quale eventualmente dovrebbe riservare un altro decreto di nomina essendo decaduto; la nomina di un sostituto (i Socialisti potrebbero in quel caso rivendicare il posto); l’assunzione in proprio delle deleghe ad interim.
Una decisione potrebbe emergere da qui al 28 novembre quando tornerà a riunirsi il Consiglio Comunale e in quella sede la questione Damiani potrebbe emergere negli interventi o quanto meno nelle comunicaizoni del sindaco Stirati.
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