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Vittorio Fiorucci il sindaco con meno voti nella storia tra il record di schede e nulle

Il sindaco Vittorio Fiorucci (Photo Studio)

L’analisi del voto al ballottaggio rivela alcune particolarità senza precedenti.

La vittoria di Vittorio Fiorucci è netta su Rocco Girlanda (55,26 contro 44,74 per cento) sebbene il totale dei voti riportati sia clamorosamente il minimo storico da quando nel 1993 è entrata in vigore la legge per l’elezione diretta dei sindaci.

Il candidato del centrodestra ha preso 7.260 preferenze (Girlanda 5.877), con un vantaggio di 1.383 voti sull’avversario, e andando a ritroso si scopre che mai un sindaco a Gubbio è stato eletto con una quota così bassa.

Paolo Barboni nel ’93 divenne sindaco con 8.425 voti (Pier Luigi Neri si fermò a 7.370), Ubaldo Corazzi nel 1997 raggiunse quota 9.590 (Pio Francesco Baldinelli 8.684), Orfeo Goracci nel 2001 arrivo a 10.623 (Corazzi 8.573), lo stesso Goracci nel 2006 si spinse a 11.147 (Barboni 7.152), Diego Guerrini nel 2011 vinse al primo turno con 11.682 primato assoluto, Filippo Mario Stirati nel 2014 ne ottenne 10.687 (Ennio Palazzari 3.910) e nel 2019 il professore venne confermato con 8.824 (Marzio Presciutti Cinti 6.061). In 34 anni e 8 elezioni mai era bastato un consenso così basso.

C’è un altro record in questo ballottaggio che non trova precedenti: nelle urne delle 32 sezioni, su un totale di 14.569 votanti pari al 53,43 per cento, si è formato un vero e proprio partito delle schede non conteggiate tra le preferenze espresse: ci sono state 1.094 schede nulle (66 il dato più alto alla sezione numero 8 presso la scuola elementare Aldo Moro in via della Piaggiola, una scheda nulla alla sezione 19 presso l’ex scuola elementare di Santa Maria di Burano) e 338 schede bianche (non ve ne sono state soltanto al seggio 19 presso l’ex scuola elementare di Santa Maria di Burano seggio). Nelle schede annullate ci sono state anche parole e frasi irripetibili di scherno. Sicuramente i 1.432 elettori che complessivamente si sono rifugiati nella scheda nulla o bianca non hanno avuto il coraggio di restarsene a casa immaginando di aver esercitato il diritto al voto senza esprimere una scelta tra i due candidati a sindaci.