Si avvicina il voto per rinnovare la Giunta e il Consiglio Regionale dell’Umbria. Si attende l’ufficializzazione della chiamata alle urne per metà novembre. In ballo ci sono 9.300 euro al mese e la corsa si prospetta senza esclusione di colpi tra candidature e liste destinate a proliferare.
A Gubbio si annuncia un grande duello a sinistra tra Leonardo Nafissi, forte del consenso elettorale personale ottenuto a giugno alle elezioni comunali con 3.679 preferenze, e l’ex sindaco Filippo Mario Stirati, che ha chiuso in caduta libera un quinquennio amministrativo disastroso tra le operazioni che hanno messo in ginocchio la città (come il progetto misterioso di piazza Quaranta Martiri) e le battaglie ideologiche sull’uso del Css nei cementifici per correre dietro agli ambientalisti talebani.
Quel che resta dei LeD (Liberi e Democratici) dilaniati dalla batosta elettorale, con Alessia e Claudio Tasso ormai in uscita, hanno chiesto al professor Stirati di candidarsi. Lo si sapeva da lunghi mesi, tanto che al sindaco uscente è stato dato il ruolo di regista della strategia e della campagna elettorale più disastrosa della sinistra di potere eugubina in 78 anni di storia, preoccupato soltanto di coagulare attorno a sé Pd e 5 Stelle nella speranza di farne un proprio bacino elettorale (operazione per ora fallita). Stirati dovrebbe finire nella lista di Stefania Proietti candidata alla presidenza e per nulla consapevole delle dinamiche politiche eugubine degli ultimi mesi. Stirati e i LeD intendono contattare gli ex Scelgo Gubbio dell’area di sinistra, ma non c’è rimasto praticamente nulla. Ci sarà il ticket con il consigliere comunale Simona Minelli, l’ex assessore che Stirati pensa di portare con sé a Perugia come portaborse in caso di elezione. Stirati non potrà invece contare su Alessia Tasso che ha impietosamente scaricato, addossandole tutte le colpe della sconfitta elettorale, e che ora si ritroverà in qualche modo su sponde diverse e antitetiche per sbarrargli la strada verso la Regione. Alessia Tasso ha posto la questione, nella riunione di ieri sera (lunedì 26 agosto), di non proporre e sostenere come candidati quelli che sono stati parte attiva dell’ultima disavventura elettorale, con chiaro riferimento a Stirati e anche a Nafissi.
Nafissi andrà con una delle liste a sostegno della Proietti, non quella della candidata alla presidenza per evitare il derby diretto.
Nella destra c’è chi ha preparato il terreno per la ricandidatura di Stefano Pascolini. Il popolare “Picchio” si è, infatti, candidato a tutto in questi lunghi anni di militanza politica, per questo una parte della coalizione pensa a un nome nuovo, che poi in realtà nuovo non è: Alessandro Brunetti, da sempre militante e dirigente della sinistra eugubina, già assessore ai tempi di Diego Guerrini sindaco e consigliere comunale delle varie coalizioni di sinistra. Brunetti, nominato a suo tempo da Stirati nella Casa di Riposo Mosca e ancora in carica, ha fatto il salto della quaglia alle ultime elezioni comunali passando a destra. Sempre a destra, Forza Italia ha un nuovo coordinatore comunale dopo la recente nomina di Carlotta Colaiacovo nella Giunta di Vittorio Fiorucci. L’incarico di coordinare il comitato comunale, raccordando i vari livelli istituzionali, e di organizzare il tesseramento e il prossimo congresso viene assunto da Antonio Manzo, d’intesa con il segretario provinciale Fiammetta Modena. Manzo viene da Fratelli d’Italia.
La destra eugubina avrà nelle imminenti elezioni regionali il primo banco di prova dopo il successo delle comunali: il dato eugubino farà capire se l’elezione di Fiorucci & C è stato un caso frutto delle circostanze, oppure il vento della destra continuerà a soffiare forte dopo i risultati alle regionali del 2019 e alle politiche del 2022.
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