Partiti e liste civiche affilano le armi in vista delle elezioni regionali in Umbria, dove la data resta un rebus perché il centrodestra sta facendo di tutto per rinviare trovando il modo di aggirare l’election day caldeggiato dal governo. In Liguria si vota a fine ottobre ma quella data è subordinata al massimo dei 90 giorni dalle dimissioni del governatore Toti, mentre in Emilia Romagna hanno già deciso a metà novembre dopo l’elezione di Bonaccini all’Europarlamento che naturalmente ha pensato più alla carriera personale che a guidare la Regione per la quale aveva chiesto e ottenuto la fiducia dei suoi cittadini.
In Umbria si parla perfino di gennaio, anche perché Donatella Tesei e tutto il centrodestra sono preoccupati della spinta di Stefania Proietti, che viene data già per favorita pronta a lasciare la guida di Assisi a metà mandato.
In questo guazzabuglio, tra le polemiche politiche sul caso Sangiuliano e il tiramolla umbro, ci sono novità sul fronte delle possibili candidature eugubine per la poltrona di consigliere regionale. L’ex sindaco Filippo Mario Stirati fa muovere le pedine che lo circondano per cercare un posto nella lista Proietti Presidenti oppure nel Pd, ma la situazione è ingarbugliata perché al di là della tattica a Gubbio di fare finta di nulla dopo aver contribuito in modo determinante a consegnare la città alla destra dopo 78 anni immolando Alessia Tasso logorata da tempi e modi con la strategia della continuità che non ha pagato perché l’ultimo quinquennio del professore è stato chiaramente bocciato dagli eugubini (questo a Perugia e anche ad Assisi l’hanno capito benissimo). Leonardo Nafissi vorrebbe capitalizzare i 3.679 voti, ma anche lui in taluni ambienti politici viene ritenuto tra i perdenti della sinistra che hanno contribuito a consegnare Gubbio alla destra per la prima volta nella storia. Di sicuro a Perugia (e anche ad Assisi) guardano più con favore Nafissi che Stirati.
Tra i due litiganti, però potrebbe esserci una terza via e a godere della candidatura si affaccia il nome di Jacopo Cicci che con la lista civica Cità Futura è stato di gran lunga il più votato tra i candidati al Consiglio Comunale con 493 preferenze, una cifra considerevole pensando al fatto che era alla sua prima esperienza. Se ne parla di Cicci candidato, anche perché quanti lo sostengono fanno leva sulla freschezza politica e anagrafica avendo 37 anni rispetto ai 70 di Stirati, che ha ricoperto più ruoli istituzionali nel tempo, e i 64 di Nafissi, che peraltro alle regionali è già stato candidato nel 2019.
A destra si gioca una partita importantissima perché le regionali saranno il primo banco di prova per il sindaco Vittorio Fiorucci e la sua coalizione visto che proprio sul legame con l’attuale Giunta Tesei ha puntato molto Fiorucci volendo a Gubbio la stessa presidente e gli assessori di punta. Per questo la candidatura eugubina è particolarmente attesa: le attenzioni sono rivolte a Stefano Pascolini che probabilmente verrà candidato da Fratelli d’Italia. Ma Gubbio Civica, legata a Nilo Arcudi, è pronta a smarcarsi scegliendo una propria candidatura con un nome nuovo, pensando in particolare a una donna della società civile, mentre non viene scartata del tutto l’ipotesi Alessandro Brunetti che viene dalla sinistra e attualmente sta alla casa di riposo Mosca su nomina fiduciaria della vecchia maggioranza di Stirati di cui faceva parte.
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