Ne stiamo vedendo delle belle nel percorso che porta alle elezioni regionali che probabilmente, a quanto pare, si terranno il 17 novembre. A sorpresa arriva la notizia di Mauro Salciarini pronto a candidarsi con il Movimento 5 Stelle. È lo stesso ex consigliere comunale, militante di lungo corso del novimento anche attraverso le continue mutazioni da Beppe Grillo a Giuseppe Conte ora in guerra aperta, ad annunciare la nuova prospettiva personale e di partito attraverso i social: “Le scelte in campo politico si prendono in maniera condivisa e per me il Movimento 5 Stelle di Gubbio è come una famiglia. Anni passati insieme fra Consiglio Comunale e riunioni in giro per l’Umbria. Il Gruppo Territoriale di Gubbio, che comprende anche Gualdo Tadino, mi ha chiesto la disponibilità a candidarmi nella lista in vista delle prossime elezioni regionali. Anche in questa occasione non ho avuta alcuna esitazione e mi sono messo a disposizione. Come previsto dal regolamento, ho compilato la richiesta per l’autocandidatura sul portale nazionale del Movimento 5 Stelle. La richiesta è stata presa in carico e seguirà l’iter previsto”.
Questo è un durissimo colpo per l’ex sindaco Filippo Mario Stirati che aveva puntato tutta la sua strategia sull’accordo con Pd e 5 Stelle alle elezioni comunali, logorando Alessia Tasso più vittima che carnefice della clamorosa sconfitta con la consegna della città alla destra dopo 78 anni. Stirati era sicuro di non avere avversari nel centrosinistra alle regionali e invece c’è la certezza di avere di fronte anche Salciarini, che gode di stima e buon seguito personale con due mandati da consigliere comunale alle spalle prima di infilarsi nel vicolo cieco dell’accordo con i LeD, e l’ombra di Leonardo Nafissi che viene dato in corsa.
Stirati ha dato mandato al suo ex assessore Valerio Piergentili, nuovo coordinatore del LeD in crisi dopo la batosta elettorale, di sondare gli umori degli altri partiti del centrosinistra. Piergentili sta facendo, come si dice, il giro delle sette chiese per cercare una convergenza su Stirati. Le reazioni sono fredde. Il Pd non è intenzionato e i Socialisti tendenzialmente sostengono gli uomini di potere di altre realtà territoriali sull’asse Perugia-Città di Castello.
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