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Verso le elezioni regionali. LeD spalle al muro: se non passa Stirati e non piazzano qualcuno in Regione sarà una disfatta totale

Sono le ore più lunghe per i Liberi e Democratici (LeD) da quando nel 2014 hanno preso il potere con Filippo Mario Stirati per poi perderlo nel 2024 consegnando Gubbio alla destra dopo 78 anni.

Avevano pronto il ticket Alessia Tasso sindaco successore di Stirati e il professore candidato ed eletto in Consiglio Regionale. Tasso ha perso, per colpa anche di Stirati che nel secondo mandato ha sbagliato l’impossibile fino a logorare chi avrebbe dovuto raccoglierne il testimone, e adesso se i LeD non riescono a far candidare l’ex sindaco o altri al suo posto, e a farlo eleggere, la disfatta sarà totale chiudendo di fatto il decennio.

I tentativi di trovare un accordo con Città Futura passano per digerire Leonardo Nafissi o Jacopo Cicci sono un’altra mossa disperata e in caso di insuccesso sarebbero un’altra Caporetto politica dopo le scelte perdenti della campagna elettorale che ha portato alla disfatta di giugno.

I maggiorenti dei LeD, con Pavilio Panfili ideologo e l’ex assessore Valerio Piergentili a tenere incollato tutto con la saliva, sono al bivio avendo giocato tutte le carte fin qui in modo drammatico.

Stirati ha perso la testa e di tanto in tanto ricompare per autoelogiarsi del decennio trascorso, ma la sua candidatura alle regionali è bloccata a Perugia dove i vertici sembrano non volerne sapere, salvo dietrofront al momento ritenuti improbabili. I LeD le stanno provando tutte. Se non spunta un altro candidato (l’ex assessore Simona Minelli?) e soprattutto non viene eletto, la condanna all’oblio rischia di essere irreversibile.