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Verso le elezioni regionali: Giuseppe Biancarelli richiama l’unità della sinistra e invita a trovare un candidato condiviso

Giuseppe Biancarelli

Nel dibattito serrato a sinistra, tra le diatribe e i veleni nella ricerca delle candidature per le prossime elezioni regionali del 17 novembre, s’inserisce l’intervento di Giuseppe Biancarelli, già assessore comunale al bilancio con Barboni sindaco, oltre che presidente della Comunità Montana Alto Chiascio, tra i fondatori del movimento civico Liberi e Democratici (LeD).

Intervengo sull’attuale situazione politica locale, di Gubbio e del suo comprensorio, senza alcuna intenzione di ottenere per me ruoli o candidature. Nell’immediatezza delle scadenze elettorali, a ore, scrivo come una delle tante persone che hanno a cuore i destini della nostra comunità, indissolubilmente legati a quelli delle forze politiche e dei movimenti civici di centrosinistra che, nel loro insieme, hanno rappresentato il fondamentale sostegno dello sviluppo e il motore insostituibile della civiltà democratica del territorio, condizioni che dovranno rappresentare ancora. Mi permetto di osservare che, in vista delle elezioni regionali, ultimo appuntamento prima della definitiva regressione in caso di un nostro ulteriore insuccesso, la situazione si stia incanalando nella catastrofica reiterazione di errori, divisioni, dualismi e deleterie dispersioni, già ampiamente sperimentati in occasione delle comunali, compromettendo gravemente le sorti delle forze progressiste e, soprattutto, quelle del territorio. La crisi sociale che investe la nostra comunità, frutto della nuova ideologia liberista e delle politiche conservatrici del governo di destra nazionale e regionale, determina ogni giorno pesanti conseguenze in termini di impoverimento della popolazione, i cui indici demografici mostrano un progressivo invecchiamento mentre i giovani, spesso dotati di alta scolarità, tendono all’ emigrazione che assume, via via, i toni di un fenomeno di massa. Assistiamo altresì ad un marcato depauperamento dei servizi pubblici, in primis quelli socio-sanitari, a frequenti tensioni ambientali nella gestione dei rifiuti, ad un evidente isolamento territoriale. Questa complessa e difficile situazione richiede, nel nostro campo, una lettura attenta dei bisogni locali e il superamento di ogni divisione attraverso la ricomposizione unitaria, generosa e responsabile, del quadro complessivo del centrosinistra, con l’individuazione di un’unica, condivisa, autorevole e competitiva candidatura da proporre nelle forme più opportune possibili, procedendo a un’accurata scelta della lista e delle alleanze. Al momento, le forze politiche del territorio non hanno trovato convergenza di intenti e di candidature che possano raggiungere questo scopo. Il confronto che si è sviluppato sino a oggi, ha lasciato emergere, per la verità, i nomi di diverse personalità che, pur soddisfacendo ciascuna e pienamente i requisiti soggettivi indicati, non hanno tuttavia raggiunto l’auspicabile consenso. Propongo a tutti di superare subito, per ora e per l’avvenire, ogni ulteriore e dannosa divisione concentrandoci nell’individuare coralmente una candidatura che esprima il massimo della qualità e della condivisione. Animato dalla speranza e dalla certezza che tra noi esistano figure di alto profilo morale, culturale e politico alle quali nessuno possa opporre pregiudiziali di alcun tipo, sono convinto che, in queste ore decisive, debba essere assolutamente esperito, da tutti e insieme, un estremo tentativo per indirizzarsi su una personalità in grado di rappresentare indiscutibilmente la sintesi migliore di questo ragionamento”.