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Varata un’altra selezione “tarocca” per nominare l’addetto stampa del Comune: il sindaco Fiorucci ricalca la stessa “sceneggiata” di Stirati

Vittorio Fiorucci

Il sindaco Vittorio Fiorucci ha deciso di ricorrere a una selezione per nominare l’addetto stampa del Comune a tempo determinato strettamente connesso alla durata effettiva del mandato che al massimo scadrà tra cinque anni. Fiorucci ricalca la procedura adottata dal predecessore Filippo Mario Stirati che portò, come ampiamente previsto, alla nomina fiduciaria di Federica Grandis entrata in carica l’8 giugno 2020. Ci furono 12 candidati che parteciparono di fatto a una “sceneggiata”, espressione che non vuole essere offensiva né vuole avere alcun tratto di insinuare dubbi sulla legittimità visto che la legge italiana consente a un sindaco di nominare chi vuole e come vuole. Subito dopo le elezioni si era parlato del giornalista professionista Euro Grilli, al fianco di Fiorucci nelle strategie relazionali e comunicative della campagna elettorale, poi ci sono state divergenze nella maggioranza e si è fatta l’ipotesi di confermare nell’incarico la dottoressa Grandis scelta dal predecessore Stirati. Ora la soluzione a sorpresa della selezione proprio come fece Stirati e che non mancò di suscitare commenti e anche una certa ilarità nel dare parvenza di trasparenza assoluta a una scelta personale e arbitraria consentita dalle norme al di là della modalità.

Dal sito del Comune si apprende che è indetto un avviso pubblico di partecipazione alla procedura di selezione per il conferimento di un incarico con inquadramento nell’area dei funzionari e delle elevate qualificazioni, profilo professionale di funzionario esperto della comunicazione-giornalista da assegnare all’ufficio relazioni esterne-staff del sindaco.

Dovrà adempiere – si legge nell’avviso – alle mansioni previste dalle disposizioni interne dell’ente comunque afferenti al profilo professionale ricoperto, ma senza carattere gestionale, con particolare riferimento nello specifico ad attività di svolgimento delle mansioni specifiche del giornalista a supporto degli organi di indirizzo politico; attività propulsiva e di coordinamento tesa a curare prioritariamente la trasparenza e garantire la partecipazione attiva dei cittadini alla formazione degli obiettivi politici strategici della comunità locale; progettare ed attuare specifiche misure e interventi per garantire che la funzione di comunicazione, sia interna che esterna, sia efficace, appropriata e realizzata professionalmente, a supporto dell’attuazione delle azioni descritte nel programma elettorale di mandato del sindaco Vittorio Fiorucci; aggiornamento e monitoraggio continuo del piano di comunicazione dell’ente; svolgimento dell’attività di cerimoniale, redazione di relazioni esterne di comunicazione interna.

Non si fa alcun specifico riferimento all’area social che pure va per la maggiore e che, secondo talune indiscrezioni da ambienti della maggioranza, Fiorucci potrebbe affidare con incarico fiduciario ad altro soggetto forse dell’entourage elettorale.

Sono richiesti per l’incarico di addetto stampa la laurea vecchio ordinamento oppure laurea specialistica o laurea magistrale con esperienza maturata nel settore di comunicazione e giornalismo; iscrizione all’Ordine dei Giornalisti. La candidatura va inoltrata entro venerdì prossimo, 13 settembre, alle 18. Nel sito del Comune si può scarica l’avviso con ogni ulteriore particolare tecnico-burocratico.

Si evidenzia che è da concordare la retribuzione: si parla di circa 35mila euro annui, meno dei circa 50mila del precedente incarico assegnato da Stirati che potrebbero forse servire per affidare un successivo incarico.

Non è in discussione la legittimità giuridica della procedura, tanto che il sindaco – non riguarda solo Gubbio chiaramente – può procedere con la nomina senza bisogno di mettere in piedi una selezione di fatto “tarocca” che diventa di fatto una “sceneggiata” per motivare la scelta che è arbitraria, effettuata senza una commissione di esperti ma a proprio insindacabile giudizio e gradimento personale.

La legge italiana ha introdotto sistemi discutibili di spoils system nella pubblica amministrazione, in base al quale un politico eletto si sceglie delle figure professionali senza concorso pubblico e sulla base soprattutto di rapporti personali e familiari, amicizie, tessere di partito in un Paese dove il malcostume e la meritocrazia per appartenenza o relazione e non per merito effttivo è una componente consolidata.

Lo spoils system è un istituto giuridico mutuato dall’ordinamento anglosassone. Si tratta in sostanza di un modello fiduciario di selezione dei dirigenti pubblici da parte del vertice politico. A questo modello si contrappone invece il merit system, ovvero un modello neutrale in cui i dirigenti sono selezionati tramite concorso pubblico.