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Vaccinazioni, polemiche con Gualdo Tadino sul Cva di San Marco. Stirati: “Non ci sono criticità”

Il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati

Sono terminate con un giorno di anticipo le somministrazioni del vaccino anti-Covid per i nati nel 1940 e nel gennaio del 1941. “Ho visto da parte dell’intero distretto sanitario, dagli amministrativi agli operatori, grande dedizione, impegno e professionalità – dice il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati – a tutti perciò vanno i miei complimenti e la mia gratitudine per quanto stanno facendo. E’ invece destituito di ogni fondamento quanto riferito dall’assessore di Gualdo Tadino Paola Gramaccia nei giorni scorsi: non è vero che al Cva di San Marco esistono criticità, né è vero che piove all’interno dello stesso. Quelli che venivano descritti come secchi per raccogliere le infiltrazioni d’acqua non erano altro che cestini destinati alle carte delle caramelle offerte agli anziani dopo le vaccinazioni, ulteriore segno delle accortezze e della capacità di accoglienza dei nostri operatori sanitari. Non ci sono dunque anomalie di alcun tipo: sono molti i territori che hanno scelto i Cva come luoghi da destinare alle vaccinazioni dei cittadini, e se la direzione regionale della sanità individua un solo punto vaccinale questo non può che essere a Gubbio, proprio per una questione di incidenza numerica. Poi se verrà deciso di destinarne altri ben vengano anche punti vaccinali a Gualdo Tadino, lungi da noi ostacolarne la nascita. La scelta del Cva di San Marco, mi preme sottolinearlo, è stata fatta dopo numerosi sopralluoghi e valutazioni da parte del distretto sanitario, che ha scelto quel luogo perché ritenuto il più valido e il più adeguato ad ospitare i cittadini sottoposti a vaccino”.