Si riapre la diatriba del contratto dei dipendenti comunali. La UilFpl, con il segretario territoriale Andrea Russo, lo definisce “contratto aziendale di minoranza” e accusa l’Amministrazione Comunale di tacere. Russo ha scritto a tutti i dipendenti comunali e lancia accuse pesantissime al sindaco Stirati e alla Giunta: “Prima firma con una minoranza e ora neppure risponde al sindacato maggioritario. Dopo aver approvato le regole per la distribuzione del salario accessorio con una minoranza sindacale che rappresenta solo un terzo dei lavoratori, l’Amministrazione ora si nasconde, visto che neppure risponde a una richiesta inviata lo scorso 8 febbraio dalla UilFpl con la quale ha chiesto, per l’ennesima volta con senso di responsabilità, non di annullare l’accordo fatto ma di riaprire la trattativa con l’obiettivo di migliorare il testo e di giungere ad un accordo condiviso dalla maggioranza del sindacato. La UilFpl ha anche evidenziato, nell’occasione, come tutte le bozze di contratto discusse prima della firma prevedevano che l’accordo, per essere valido, dovesse essere sottoscritto dalla Rsu. Previsione, ovviamente, scomparsa proprio nel giorno in cui è emerso con chiarezza che la RSU non avrebbe accettato un diktat da parte del datore di lavoro. Il testo firmato dall’Amministrazione con una minoranza del sindacato, fortemente voluto dall’assessore al Personale, non tiene infatti conto di quanto ampiamente richiesto dai lavoratori, ossia una piena valorizzazione di tutto il personale meritevole, senza concentrare le risorse soltanto su pochi. Come se non bastasse, tutto il sindacato è stato costretto a chiedere, durante una riunione tenuta lo scorso 27 febbraio, il rispetto del Contratto collettivo nazionale in materia di relazioni sindacali, visto che l’Amministrazione stava disciplinando alcune materie senza contrattarle, cosa che alla fine è stata costretta a riconoscere a seguito della denuncia della UilFpl. Durante la stessa riunione la parte pubblica si era impegnata a rispondere formalmente alla richiesta della UilFpl di riapertura della trattativa: impegno rimasto lettera morta. La UilFpl ritiene estremamente grave quanto accaduto al Comune di Gubbio, perché un simile comportamento, se avallato senza reazione, renderebbe di fatto inutili le elezioni dei rappresentanti sindacali nei luoghi di lavoro e l’iscrizione al sindacato, consentendo ai datori di lavoro di firmare accordi vincolanti per tutti i lavoratori, anche se condivisi soltanto da una minoranza sindacale. Per questo motivo la UilFpl ha dato mandato al proprio ufficio legale di valutare ogni azione consentita dall’ordinamento utile a tutelare i diritti sindacali e di rappresentanza dei lavoratori, portando anche all’attenzione del livello nazionale della UilFpl i rischi che possono derivare dal non contrastare l’idea che accordi firmati da una minoranza possano fissare diritti e doveri di tutti i lavoratori. Sinceramente, non si riesce a comprendere come sia possibile che una Giunta che non perdeva occasione per sottolineare l’importanza della condivisione delle scelte e del rispetto delle regole democratiche, abbia deciso di concludere in questo modo il proprio mandato”.
Hai domande?
Trovaci sui social o Contattaci e ti risponderemo il prima possibile.