Sono una trincea gli uffici postali. La gente vorrebbe che tutto fosse come sempre, anche andare a fare le operazioni più disparate come abitudine a cui diventa difficile rinunciare. C’è chi ha pensato di rivolgere un caloroso appello sentendosi in prima linea perché il servizio all’utenza è comunque sacro. Marianna Marcelli lavora con una consolidata esperienza all’ufficio centrale di Gubbio in via Cairoli. E’ sempre sorridente, anche con la mascherina, con una voce che sa di famiglia pure nell’esercizio delle funzioni. Ha scelto i social per dare qualche accorato consiglio: “Faccio appello a voi amici. Vi prego, se dovete fare cose urgenti in posta radunate tutto quello che avete per un mese e poi chiudetevi in casa. Chi può”. La preoccupazione sale in vista dei prossimi giorni con la scadenza delle pensioni, anche se la calendarizzazione per ordine alfabetico dovrebbe alleggerire le cose consentendo una gestione dei flussi meno problematica del solito.
I PERICOLI. Istruzioni per l’uso, mettendo in guardia dai pericoli che si corrono volendo per forza effettuare operazioni senza che sia di improrogabile urgenza: “Trattenete in casa i vostri anziani – evidenzia nel post su Facebook che sta ricevendo diffusi apprezzamenti – poiché purtroppo noi potremmo essere vettori di questa brutta malattia che uccide in modo indegno le persone. La nostra è una piccola realtà ma piccole sono anche le nostre strutture”.
LE PAURE. Gli elementi di riflessione sono indirizzati alle persone che possono regolarsi di conseguenza: “Abbiate la massima cura di voi e degli altri. Concentratevi sui vostri comportamenti. Noi siamo pronti a servirvi trattenendo come possiamo le nostre paure, cercando di fare il nostro lavoro con coscienza”. La signora Marianna spinge il cuore oltre l’ostacolo: “Vi prego aiutiamoci, vi voglio bene. State a casa”.
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