Maria Grazia Fioriti, 76 anni, meglio conosciuta come Graziella, è stata condannata a sei anni e sei mesi dopo aver ucciso nel marzo 2019 il marito Enzo Bei Angeloni nella propria abitazione di via Cristini a Gubbio. La sentenza di primo grado è stata emessa in Corte d’Assise presieduta dal giudice Giuseppe Narducci.
La Corte ha riconosciuto le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti che prevedevano la condanna all’ergastolo per omicidio volontario e ha diminuito la pena fino al minimo previsto in questi casi. Riconosciuta anche l’attenuante della provocazione, avendo la donna agito a seguito delle reiterate minacce e violenze del marito. La Corte ha riconosciuto alla donna il vizio parziale poiché affetta da depressione maggiore che ha influito sul controllo degli impulsi scatenatisi a seguito della provocazione del coniuge.
Gli avvocati Claudio Fiorucci e Luigi Santioni hanno reputato la sentenza in linea con il quadro familiare nel quale è maturato il delitto. Il pubblico ministero Manuela Comodi aveva chiesto nove anni e quattro mesi. Durante il dibattimento sono stati sentiti i familiari e altri due testimoni.
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