E’ un operaio di colore residente a Firenze, che lavora per un’azienda eugubina di impiantistica, il soggetto trovato positivo al coronavirus. Si tratta di un uomo che ha contratto il Covid-19 in Toscana per poi spostarsi a Gubbio dov’è emerso. Effettuato il test molecolare, il responso alla prima verifica ha rivelato la positività pur essendo il soggetto asintomatico. E’ stato immediatamente trasferito a Villa Muzi di Città di Castello adibita alle quarantene Covid. Le sue condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni e si è sottoposto al canonico percorso di isolamento per due settimane. Il caso è stato individuato grazie all’indagine epidemiologica partita in Toscana in seguito alla scoperta di un positivo in quella regione. L’operaio veniva cercato perché rientrante nella cerchia di persone che erano entrate in contatto con un contagiato.
Le ripercussioni su questo caso stanno interessando le persone vicino a quest’uomo e l’azienda che è stata sottoposta a tutti i controlli del caso, con la sanificazione, i test sierologici e i tamponi alla proprietà e ai dipendenti per verificare se ci sono rischi di estensione del contagio con relativo monitoraggio. Nei controlli è finita anche una struttura ricettiva della periferia, con ristorante e bar, dove l’operaio ha soggiornato. Per questo motivo l’attività è stata disposta la chiusura temporanea con le procedure di sanificazione e anche qui sono stati effettuati i controlli: il proprietario dell’albergo è stato sottoposto al tampone, così come i suoi familiari e un collaboratore, che sono risultati tutti negativi. Di conseguenza, la struttura è stata autorizzata alla riapertura e a poter continuare la sua normale attività.
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