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Trovato morto Pier Paolo Filippini in un dirupo nella zona di Piancavallo. Aveva smarrito un sentiero e risaliva un canalone

L'immagine diffusa di Pier Paolo Filippini

L’hanno trovato morto in fondo a un dirupo l’escursionista Pier Paolo Filippini, il quarantenne eugubino residente a Bologna e domiciliato per lavoro a Pordenone, scomparso da domenica sulle montagne friulane dell’Alpago, in provincia di Pordenone. La morte risale a diverse ore, forse fin da domenica. Aveva smarrito il sentiero e stava risalendo un canalone molto ripido ed era quasi arrivato: dopo un centinaio di metri avrebbe trovato un altro sentiero. Era la prima volta che affrontava la zona. Si sono concluse tragicamente le ricerche incessanti in corso da ieri in tutta la zona montuosa e impervia, meta costante di escursionisti: dalle prime informazioni. L’uomo sia stato ritrovato in fondo a un dirupo scosceso, all’altezza di oltre duemila metri, sul versante sud del Cimon dei Furlani, sopra Piancavallo. In zona ci sono anche i genitori, Luigi Filippini promotore di Gubbio No Borders e Maria Clara Pascolini già vicesindaco di Gubbio nel 2005.

Nel pomeriggio le ricerche erano state spostate sui sentieri in quota, controllando i canaloni più profondi. Un’ottantina le persone impegnate: 35 tecnici del Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco con le squadre dei Soccorritori Alpino Fluviali, Guardia di Finanza, Carabinieri, Protezione Civile, Polizia Locale di Udine con i droni, otto Unità Cinofile dei vari corpi (Soccorso Alpino, Protezione Civile, Vigili del Fuoco). 

L’uomo aveva trovato lavoro da qualche mese in un’azienda di restauro; non aveva più dato notizie ai genitori dopo un’escursione nel fine settimana. Da lì era scattata la segnalazione alle forze dell’ordine con i carabinieri di Aviano che hanno rinvenuto la sua auto a Roncjade, una zona escursioniostica di Piancavallo. Sul posto sono stati al lavoro gli uomini del Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco, Carabinieri e volontari con l’ausilio di due elicotteri. Da Gubbio alcuni dei familiari erano saliti a Pordenone per seguire da vicino l’evolversi delle ricerche. Il corpo senza vita è stato avvistato da uno degli elicotteri impegnati nelle ricerche, in fondo a un dirupo.