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Tragedia di Canne Greche, si cercano le cause. Alessio lotta a Cesena

Un momento del sopralluogo

Si cercano elementi e prove che possano chiarire cosa ha scatenato l’esplosione alla Green Genetics, nel laboratorio di lavorazione della canapa per la cannabis light e l’olio essenziale al vocabolo Canne Greche nella zona di Sette Strade. Il sopralluogo, ieri, degli esperti e consulenti predisposto dal pubblico ministero, Gemma Miliani, incaricata delle indagini, è mirato a mettere insieme i tasselli di un mosaico complicato da cui è scaturita la tragedia che il 7 maggio scorso è costata la vita a due persone con un giovane ricoverato in gravi condizioni al centro grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena.

Si piangono Samuel Cuffaro, 19 anni, ed Elisabetta d’Innocenti, 52 anni, mentre si trepida per il diciassettenne Alessio, mentre è stato dimesso dall’ospedale di Branca il ventottenne Kevin Dormicchi. l lavoro della squadra di periti e tecnici è durato oltre due ore. Ad accoglierla, a richiamare la dimensione delle tragedia, due mazzi di fiori posti all’esterno della recinzione in memoria di Samuel ed Elisabetta. Oltre al magistrato, erano presenti il consulente Aldo Romani dell’Università di Perugia nominato dal pubblico ministero, personale tecnico dei vigili del fuoco del distaccamento di Gubbio.

Prima del sopralluogo, sono stati messi in sicurezza i luoghi su cui operare, Carabinieri, Usl Umbria 1, Arpa Umbria, Polizia Scientifica, oltre ai consulenti delle persone offese: Luca Tasso, Stefano Rosi e Fausto Vinti, e gli avvocati cui le famiglie hanno affidato la loro tutela: Minelli, Laura Brugnoni, Monica Bisio, Marta Meloni, Monacelli, Marchetti, Francesca Pieri, Poggioni. Tra i presenti Gabriele Muratori, uno dei soci della Green Genetics chiamato a rispondere delle accuse di omicidio colposo, omicidio plurimo e lesioni colpose unitamente a Maria Gloria Muratori, Alessandro e Luciano Rossi.

Dai magazzini sono state prelevate sostanze in lavorazione (canapa sativa, inflorescenze) e quanto ritenuto utile alle indagini. Il professor Romani si è riservato 70 giorni per rispondere ai quesiti sottopostigli dal Magistrato. In occasione del sopralluogo, ai genitori di Samuel è stato restituito, integro, lo zainetto del loro figlio con tutto il suo contenuto, a eccezione del telefonino trattenuto per accertamenti.

“Un sopralluogo difficile a livello tecnico, ma anche psicologico – ha detto l’avvocato Francesca Pieri -, mentre Alessio continua a lottare per sopravvivere e la sua famiglia resta appesa alla speranza di poter riabbracciare presto il proprio figlio”.