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Traffico di anabolizzanti, famiglia eugubina torna in libertà dopo un patteggiamento lampo

Tornano tutti in libertà i membri della famiglia interamente indagata per il traffico di anabolizzanti, per cui in tutta Italia i carabinieri del Nas, all’inizio dei novembre, avevano messo sotto accusa oltre 30 persone in 27 province. In Umbria, una famiglia di Gubbio di quattro persone più altri due indagati di Corciano. Lo riporta oggi, martedì 6 dicembre, il Messaggero Umbria con un articolo a firma di Egle Priolo.

Per gli eugubini è arrivato l’accordo lampo con la Procura di Perugia per un patteggiamento. Il sostituto procuratore Mario Formisano ha infatti dato l’ok per la richiesta nei confronti del quarantatreenne finito addirittura in carcere e poi ai domiciliari e per la moglie, il padre e la madre accusati di essere gli spedizionieri di quei carichi di sostanze anabolizzanti e nandrolone destinati a palestre e bodybuilder.

Un giro d’affari da 300mila euro, con oltre 500 clienti pronti a gonfiare i muscoli con le pasticche. In Umbria, la mente del traffico, secondo le accuse, era proprio l’autotrasportatore eugubino di 43 anni, che faceva girare le sostanze proibite su scatole di cibo per gatti. Era finito a Capanne, per i suoi erano stati disposti domiciliari o obbligo di firma. Misure revocate dal Gip Angela Avila in vista dell’udienza per il patteggiamento, già fissata.