Torna la mostra Brocche d’autore, organizzata dall’associazione Maggio Eugubino, giunta quest’anno alla diciannovesima edizione dopo lo stop nell’ultimo biennio a causa della pandemia. La volontà è consolidata nel voler allestire una significativa esposizione tesa a sottolineare il rapporto tra i Ceri e la ceramica d’arte contemporanea.
L’intento della mostra è quello di “arricchire – scrive l’associazione in una nota – le tradizionali manifestazioni di maggio per mezzo di un’iniziativa culturale pertinente al clima festivo, tale da destare l’interesse sia dei visitatori sia degli eugubini, ma anche opportunamente legata al settore della ceramica di artigianato artistico, assai rilevante a Gubbio, con delle proposte di alta qualità relative a uno dei prodotti tipici, anzi emblematici, dell’odierna maiolica eugubina, vale a dire le brocche dei Ceri”.
L’iniziativa consiste nella creazione di inedite brocche dei Ceri da parte di artisti della ceramica informati sulla tipologia di questi manufatti, nonché sulla funzione e sul valore simbolico dei contenitori rituali, secondo le interpretazioni fornite dai principali studiosi della festa dei Ceri dall’Ottocento ai nostri giorni. Essa rappresenta, quindi, anche un terreno di ricerca intorno a uno specifico e caratteristico oggetto, sul quale potranno via via intervenire numerosi artisti della ceramica, interpretandone forme e decorazioni, tanto da rendere possibile nel tempo la costituzione di una collezione a testimonianza di un gusto e di una creatività che proprio iniziative del genere intendono stimolare e favorire».
La creazione delle brocche d’autore 2022 è stata affidata al perugino Nicola Renzi e allo spagnolo Arturo Mora Benavent. Per quanto riguarda Gubbio, viene presentato il lavoro progettato nel 2019 dal compianto Gaetano Rossi, al quale era stato affidato l’incarico di realizzare le brocche per l’edizione, in seguito annullata, del 2020.
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