Il progetto “I bambini e le bambine Lumière: piccoli passi nel cinema” ha visto il Terzo Circolo Didattico di Gubbio, guidato dal dirigente scolastico Luigina Dongiovanni, classificarsi al primo posto a livello nazionale per la fascia delle scuole del primo ciclo. La premiazione è prevista durante le Giornate Nazionali del Cinema per la Scuola a Palermo, il 6 novembre, con la partecipazione della professoressa Dongiovanni.
Il progetto è stato rivolto ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e alle classi prime e seconde della scuola Primaria, coinvolgendo anche le loro famiglie e il personale docente attraverso attività di visione, mediazione e pratiche didattico-laboratoriali finalizzate alla conoscenza, comprensione e utilizzo del linguaggio cinematografico e audiovisivo.
Si è costituita una rete composta da quattro scuole della fascia appenninica (36 plessi) con sede nei Comuni di Gubbio, Gualdo Tadino, Città di Castello e Assisi con professionisti nel campo della formazione delle arti nelle scuole, così come le sale cinematografiche di riferimento nei quattro Comuni. il Terzo Circolo Didattico di Gubbio era capofila, poi c’erano l’Istituto Comprensivo di Gualdo Tadino (dirigente Angela Codignoni), la Direzione Didattica Secondo Circolo di Città di Castello (dirigente Simone Casucci) e l’Istituto Comprensivo Assisi 2 (dirigente Chiara Grassi)
L’esperienza ha ruotato sulla fruizione cinematografica e l’acquisizione di conoscenze teorico-pratiche di alcune fasi della realizzazione di un prodotto cinematografico proposte ai destinatari del progetto (studenti, insegnanti e comunità educante), attraverso un processo condiviso e partecipato pensato per avere la massima ricaduta possibile sulle scuole della rete.
L’obiettivo del progetto è quello di restituire a bambini e famiglie un’occasione di contrasto alla povertà educativa e favorire occasioni di riappropriazione di spazi di socialità e di crescita culturale, come quelli delle sale cinematografiche, sempre più disabitate a causa della dilagante fruizione individualistica e privata. Le scuole coinvolte sono state convintamente consapevoli del valore pedagogico della Media Literacy quale strumento di acquisizione di competenze chiave e trasversali, oltre al dialogo con la rivoluzione digitale in atto fornendo ai più piccoli strumenti di comprensione e di analisi critica dell’audiovisivo.
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