Si avvicina l’appuntamento con al 37esima edizione della Mostra Mercato nazionale del Tartufo Bianco e dei prodotti agroalimentari, rinnovata nella veste e nella forma grazie al partenship che vede Comune di Gubbio e Comunità Montana Alta Umbria da un lato e le associazioni locali La Medusa, Iridium e Host dall’altro. Ma al solito il vero e unico protagonista sarà il tartufo, che per ora però ha deciso di farsi un po’… desiderare. “Ma la stagione secondo me alla fine sarà buona”, spiega Mario Perugini, storico tartufaio eugubino, punto di riferimento di tutta l’associazione che racchiude i tartufai del comprensorio dell’Alto Chiascio. “Se da un lato le premesse estive erano di tutt’altro genere – spiega Perugini – va comunque considerato che la stagione quest’anno sembra essersi spostata un po’ più avanti di almeno un paio di settimane. L’estate aveva lasciato buone sensazioni: le piogge a intervalli regolari di luglio ed agosto erano sembrate il degno preludio a un’annata molto favorevole. Poi però da fine agosto ai primi di ottobre l’acqua s’è fatta desiderare e il caldo secco di settembre ha vanificato i buoni propositi. Questo però non significa che i tartufi non si sono formati: sicuramente ci sono e pure in quantità importante, ma non hanno avuto modo di portare avanti il processo di maturazione soprattutto a livello di profumazione”. Tradotto in parole povere: i cani faticano a coglierne la presenza, specie se questa è abbastanza in profondità. “A inizio ottobre la situazione era questa, ma negli ultimi giorni le cose stanno cambiando e si cominciano a cavare tartufi di certe dimensioni e di buona qualità”.
POCA CURA DEL TERRITORIO. La mostra eugubina, insomma, arriva proprio nel momento in cui ci si attende un vero e proprio boom stagionale. “Se i dati restassero quelli di oggi, beh, la stagione sarebbe fallimentare, ma ho motivo di ritenere che non sarà così”, aggiunge Perugini. Che oltre alle bizze del tempo individua altri fattori imputabili alle difficoltà sin qui riscontrate dai tartufai: “Innanzitutto molti proprietari terreni hanno cominciato ad effettuare tagli indiscriminati ai boschi, che una volta tagliati non vengono ripuliti a dovere. Così facendo il sottobosco va in grossa difficoltà e terreni che una volta davano ottimi risultati risultano praticamente azzerati. Poi anche la riduzione degli spazi per il pascolo rappresenta una minaccia per le tartufaie, ma della questione a livello politico sembra che non importi poi a tante persone. La situazione peggiora di anno in anno, e al di là dell’acqua e del caldo la verità è che non si ha mai troppa cura del territorio e dell’ecosistema che ci circonda”. Una riflessione amara che va di pari passo anche con ciò che la mostra eugubina rappresenta a distanza di 37 anni dalla prima edizione: “Per motivi di salute ho declinato l’invito a farne parte. Sinceramente credo che così come viene organizzata oggi non è più competitiva, specialmente perché nei comuni limitrofi sono state destinate molte risorse che sono state sfruttate in modo efficace, tanto che ormai Città di Castello propone negli stessi giorni una mostra che riscontra numeri molto superiori. Ma è sempre la politica che indirizza nel bene o nel male le fortune di una mostra”.
EVENTI PER TUTTI I GUSTI. Tornando al programma presentato in mattinata nella sala del Consiglio Comunale, la novità 2018 è rappresentata dal ritorno in piazzale Arturo Frondizi (adiacente al centro servizi Santo Spirito) che radunerà tutti i 22 stand che hanno accettato l’invito degli organizzatori. La mostra aprirà i battenti mercoledì 31 ottobre alle 12 ma sarà preceduta martedì 30 dalla quinta edizione di “Gubbio Food Experience”, con 4 chef locali che proporranno piatti a base di tartufo e la presenza del famoso chef Gennaro Esposito, volto noto della tv (fu tra i giurati del programma “Cuochi d’Italia” che lo scorso gennaio incoronò Rosa Merli miglior cuoca della seconda edizione). Mercoledì 31 nel pomeriggio spazio ai bambini con “Food for Kids”, un concorso per aspiranti che verranno giudicati ancora da Gennaro Esposito e dalla food blogger Valentina Scarnecchia. Giovedì 1° novembre il primo dei due appuntamenti con l’Associazione Italiana Sommeliers (delegazione di Gubbio e Gualdo Tadino) che alle 17,30 presso la Sala dell’ex Refettorio di San Pietro propone “Barolo: regale austerità delle langhe”, mentre sabato 3 novembre (alle 17,30 ma a Palazzo Conte della Porta) saranno i vini dell’azienda Franz Haas dell’Alto Adige i protagonisti della degustazione. Venerdì 2 novembre l’Associazione Host propone lo show cooking con lo chef Simone Rugiati. Gran finale domenica 4 novembre con il seminario presso il centro servizi Santo Spirito dal titolo “Il tartufo a Gubbio, notizie e curiosità dalle carte d’archivio”, curato dallo storico Fabrizio Cece in collaborazione con il Park Hotel ai Cappuccini. Per tutta la durata della mostra negli arconi d via Baldassini torna il “Mercatino della Terra a km 0”. Previsti inoltre laboratori didattici legati alla lavorazione del pane e all’addestramento dei cani da tartufo, oltre alla mostra “Naturale, Artificiale, Coltivata, la terra e l’uomo nel corso della storia”, a cura del dott. Carlo Soave.
TARTUFO COME BRAND. “La volontà del Comune, d’intesa con i suoi partner, è quella di cambiare il volto della mostra”, ha commentato l’assessore al Tursimo Oderisi Nello Fiorucci. “Una mostra che punti forte sul food, sull’esperienza di degustazione, sulla voglia di conoscere e sperimentare riuscendo a cogliere anche la curiosità di quanti seguono ormai il mondo dei social”. L’idea è quella di sviluppare un filone innovativo, tale anche da proporre la mostra in più appuntamenti durante il periodo invernale, magari interagendo con più realtà locali in modo tale da creare anche un vero e proprio brand autunnale che rimetta Gubbio al centro della scena per quel che riguarda il tartufo, nonostante una concorrenza sempre più spietata e agguerrita.
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