Hanno testimoniato a scuola e anche in piazza Quaranta Martiri la propria vicinanza al drammatico destino di Giulia Cecchettin, barbaramente uccisa dall’ex fidanzato.
In tanti hanno voluto esternare i sentimenti di riflessione e ribellione per questi omicidi efferati in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre.
Sono emersi slogan e striscioni.
Non sono mancati i politici, con la presenza in piazza Quaranta Martiri e interventi anche sui social. Dalla politica, oltre al solito esibizionismo da campagna elettorale di soggetti del tutto carenti sul piano politico-istituzionale, sono arrivate anche conferme di tutta l’ipocrisia e falsità guardando a certe vicende personali in cui sono stati accertati tradimenti e sfruttamento delle donne, con le quali alle prestazioni sessuali e tresche varie hanno fatto da contraltare carrierismi sul lavoro anche in posti pubblici. Si prova sdegno quando la politica offre il peggio ricorrendo a riflessioni farisaiche nell’inneggiare ai valori familiari a fronte di condotte scandalose e deplorevoli intrise di potere e sesso.
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