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Sui social il cordoglio e il ricordo di Pier Paolo Filippini. In 150 si sono mobilitati sperando di trovarlo vivo

Il luogo dov'è stato ritrovato morto Pier Paolo Filippini

Il cordoglio corre sui social con familiari e amici che ricordano Pier Paolo Filippini, il quarantenne di Gubbio che ha perso la vita durante un’escursione a Piancavallo in Friuli. Stava risalendo un canalone per ritrovare la via maestra e qualcosa è andato storto. E’ precipitato in un dirupo trovando la morte. Hanno sperato di trovarlo vivo e provato in tutti i modi a cercarlo nella zona di Piancavallo dove si superano anche i 2.000 metri di altezza. In due giorni sono stati impegnati circa 150 soccorritori e ogni mezzo con il Soccorso Alpino e Speleologico e i Vigili del fuoco in prima linea con altri corpi e organizzazioni dello Stato e del volontariato. Le speranze sono svanite martedì sera quando alle ore 18.10 l’elicottero della Protezione Civile durante un ultimo tentativo di sorvolo del versante meridionale del Cimon dei Furlani, hanno avvistato la salma del disperso che è stata successivamente recuperata e affidata all’autorità giudiziaria.

Pier Paolo Filippini era in Friuli da alcuni mesi. Da una settimana collaborava con l’azienda di restauri di Mauro Vita, in passato vicesindaco di Aviano e referente per la località turistica del Piancavallo che ha partecipato in prima persona alle ricerche e soprattutto ha cercato di portare conforto ai congiunti. Il quarantenne era rimasto in provincia di Pordenone per tutto il periodo del lockdown e aveva iniziato a lavorare nuovamente una settimana fa. Appassionato di natura, domenica scorsa aveva annunciato ai colleghi la volontà di visitare il Piancavallo che tanto aveva sentito nominare nei racconti dei suoi conoscenti friulani.