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Strada Pian d’Assino, i segreti della necropoli devono essere scoperti

La necropoli sulla strada statale Pian d'Assino nella zona dell'ex stazione ferroviaria di Pietralunga

Decine di tombe, con i resti di corpi, hanno fatto emergere un’antica necropoli durante i lavori per la realizzazione della variante della strada statale numero 219 Pian d’Assino, a ovest tra Mocaiana e il bivio per Pietralunga. Si tratta di decine di sepolture, risalenti presumibilmente al periodo Tardo Antico o dell’Alto Medioevo, ovvero tra il sesto e il decimo secolo dopo Cristo, collocato a fianco della vecchia stazione ferroviaria di Pietralunga in disuso, tra la sede stradale e il torrente Assino in direzione Umbertide nel territorio comunale eugubino. Sono una quarantina le tombe già individuate, coperte e sottoposte agli interventi della Soprintendenza che nel giro di massimo un paio di mesi dovrebbe delimitare l’area e completare l’intervento di scoperta e rimozione.

Gli archeologi della cooperativa Interras, che lavorano agli scavi sono convinti che ne esistano almeno altrettante, probabilmente un centinaio mentre c’è chi riferisce che sono tracciabili circa 150. Ieri mattina (giovedì 12 settembre) c’è stato il sopralluogo dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche, insieme ai vertici Anas e al direttore della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio, Giuseppe La Cava. I lavori della variante Pian d’Assino vanno avanti regolarmente a ritmo intenso, anche se in altri tratti e non nell’area interdetta, e resta la previsione di ultimare il cantiere entro il 2026.

Non sarebbero ancora stati rinvenuti, invece, altri materiali per definire con ulteriore certezza la datazione del ritrovamento, sebbene alcune fonti riferiscano del ritrovamento di svariati cimeli, monete, spille e altro materiale di interesse archeologico. Non ci sono state comunicazioni ufficiali su quanto rinvenuto ormai da settimane, né ha ritenuto di darne notizia l’amministrazione comunale. L’assenza di notizie potrebbe essere legata alla volontà di proteggere il sito da possibili incursioni o atti vandalici, oltre a dare tempo agli archeologi di completare i primi rilievi. Anas ha consegnato il 27 febbraio 2023 i lavori per questo tratto di variante che si estende in prosecuzione del tratto già realizzato fino a Mocaiana ed è il primo dei due stralci dell’ultimo lotto Mocaiana-Umbertide.

Il percorso, per un importo a base di gara pari a 108 milioni di euro, ha una lunghezza di 3,7 chilometri e comprende lo svincolo di Pietralunga, il completamento dello svincolo di Mocaiana, quattro gallerie lunghe complessivamente 1,3 chilometri (il 35 per cento del tracciato), quattro viadotti per 305 metri complessivi (8 per cento del tracciato) e tre sottopassi. L’appalto è stato affidato al raggruppamento temporaneo di imprese Sposato Costruzioni Srl-Cosedil Spa-Idrogeo Srl. Le tombe rinvenute potrebbero appartenere a un cimitero risalente al sesto secolo, un’epoca segnata da conflitti tra l’Impero Bizantino e i Goti, culminati nella famosa Guerra Gotica (535-554 dopo Cristo). Potrebbero esserci i resti di soldati o civili coinvolti in quegli eventi.