Prigione estiva la strada statale numero 452 della Contessa, che manterrà almeno fino al 29 luglio l’impianto semaforico attivo già da oltre un mese per regolare il senso unico alternato a ridosso della galleria.
Il Messaggero Umbria rivela che il sindaco Filippo Mario Stirati ha convocato i vertici di Anas e la Regione dopo aver appreso, senza emettere alcuna ordinanza anche perché non è di sua competenza, che per la vecchia decrepita strada si annunciano mesi di disagi e tormenti, come più volte denunciato da vivogubbio.com.
Il cantiere è spesso deserto, anche se dopo le sonore proteste si sono fatti vedere in zona nelle ultime ore gli operai della ditta eugubina Tecnoservice Costruzioni Generali Srl di Riccardo Bei.
Lo scenario peggiore trapela dal sindaco, messo sotto pressione dalle fibrillazioni dell’opinione pubblica infuriata con l’Anas che da anni riversa i disagi su quanti transitano lungo la bretella di collegamento con il pesarese e l’Adriatico.
Sono in arrivo infinite reazioni con polemiche, proteste e anatemi, tanto che Stirati raccoglie e rilancia i malumori: “Sto chiedendo ad Anas e Regione la chiarezza e la necessità di pianificare interventi con tempistiche ristrette. Chiederò la disattivazione del semaforo nel week end”.
Si parla del viadotto da mettere in sicurezza, perché avrebbe registrato delle criticità, e di un intervento all’interno della galleria dove manca un supporto previste dalle norme.
Giovedì 21 aprile il sindaco si collega a distanza con l’ingegnere Andrea Primicerio, dirigente responsabile dell’area gestione rete Umbria di Anas, e l’assessore regionale a Infrastrutture e Viabilità Enrico Melasecche, e intende alzare i toni.
Anas è travolta dagli epiteti nell’ordinanza che prolunga il senso unico alternato per buona parte dell’estate, con ripercussioni negative pure a livello turistico già in vista dei Ceri e per i collegamenti verso il mare.
Disattesa la scadenza del 22 aprile per disattivare del semaforo, dopo la Pasqua da incubi per le file di oltre un’ora arrivando a oltre tre chilometri nelle due direzioni.
In molti hanno deciso di avventurarsi, tra i pericoli, nella strada comunale sotto la statale come alternativa, seppure problematica per i tratti dissestati che il Comune avrebbe potuto sistemare conoscendo la situazione.
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