L’ufficio stampa del Comune di Gubbio fa sapere che si è svolto un incontro tra l’Amministrazione Comunale (presenti il sindaco Filippo Mario Stirati e il vice Alessia Tasso con delega all’ambiente) e le aziende locali del cemento, Barbetti e Colacem, nel corso del quale “è stato condiviso – riporta il comunicato che non fa cenno alla questione del ricorso al Tar sull’autorizzazione della Regione per l’uso del Css – un quadro di forte preoccupazione per la situazione internazionale e per le relative ricadute sull’economia. Gli attuali prezzi dell’energia alle stelle creano fortissimi contraccolpi alle aziende e alle famiglie, con incertezze sul futuro anche del territorio eugubino. Questo complesso momento contingente, carico di incognite, impegna tutti alla massima responsabilità e su tale consapevolezza ci si è adoperati per trovare piena convergenza sui seguenti punti: costituire un tavolo di confronto e concertazione permanente con incontri periodici tra amministrazione, aziende del cemento e rappresentanze sindacali, con momenti di apertura e dialogo con tutti i portatori di interesse e in generale con tutti i cittadini. L’intendimento è mostrare alla comunità eugubina che si può tenere insieme produzione di beni, lavoro e salute; avviare una concreta e sostanziale collaborazione che potrà incoraggiare investimenti per il miglioramento dell’ambiente, il monitoraggio della qualità della vita e per accelerare il più possibile l’implementazione della transizione ecologica, pur in un momento di estrema difficoltà dell’economia che vede il riproporsi di fonti fossili come il carbone; favorire una comunicazione sistematica dei dati ambientali, basata sulle evidenze degli enti di controllo, sui dati ufficiali e su studi e approfondimenti scientifici mirati, anche al fine di contrastare qualsiasi fake news e allarmismo, allo scopo di rassicurare la popolazione e non creare confusione: l’Amministrazione Comunale dovrà pretendere un impegno concreto da parte della Regione dell’Umbria e degli enti preposti al fine di fornire approfondimenti per ogni tematica di natura ambientale e sanitaria più generale; le aziende cercheranno, nei limiti del possibile, di mantenere gli attuali livelli occupazionali sul territorio eugubino, essendo peggiorate sensibilmente le condizioni di sostenibilità economica delle produzioni locali; le stesse aziende incrementeranno i controlli sulle emissioni e sulle ricadute così come previsto dalla recente determinazione regionale, rendendo disponibili i dati via via acquisiti e validati dagli enti di controllo”.
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