Difesa politica d’ufficio da parte del sindaco Filippo Mario Stirati nei confronti dell’assessore alle Politiche Sociali, Simona Minelli, dopo la notizia del voto contrario, unico tra i 23 rappresentanti di Comuni di tutte le parti politiche, sulla proposta di legge regionale per le politiche familiari. L’assessore Minelli ne ha fatto una questione prettamente ideologica senza esprimere alcuna motivazioni nella videoconferenza alla riunione del Consiglio delle Autonomie Locali dell’Umbria, sebbene altri collegati siano intervenuti con riflessioni, posizioni e proposte.
Stirati, che ha già dovuto difendere l’assessore Minelli in sede di rimpasto quando venivano segnali forti dalla sua stessa maggioranza per la sostituzione invece di sacrificare Oderisi Nello Fiorucci la cui validità operativa era stata riconosciuta anche da settori della minoranza, fa sapere che “Minelli è a pienissimo titolo assessore al Sociale, alle Pari Opportunità e alle Politiche Scolastiche” e “gode della mia assoluta fiducia e tutte le azioni che intraprende sono in perfetta sintonia con i contenuti della nostra azione amministrativa”.
Il sindaco di Gubbio mette in correlazione la vicenda della proposta di legge regionale con altre vicende: “La sua azione non è isolata e lo dimostra anche l’iniziativa recentemente presa da tutti i gruppi della maggioranza sempre sui temi al femminile, che palesa come ci sia assoluta sintonia e amalgama su tali questioni. Si tratta di temi, mi preme sottolinearlo, che non vanno assolutamente sottovalutati, non un capriccio o una mania dell’assessore, ma questioni centrali. Famiglia, donne, violenze domestiche sono temi decisivi che non possono essere fatti passare per questioni marginali o per capricci di qualche esasperata femminista o estremista. Considero Simona Minelli un anello forte del nostro esecutivo, una giovane donna con le idee chiare che crede in determinati principi e nella coerenza delle battaglie fatte per non calpestarli: la fiducia nel suo operare è completamente fuori discussione”.
