Il sindaco uscente Filippo Mario Stirati ha reso pubblica una lettera al presidente del Gubbio, Sauro Notari, sulla situazione dello stadio “Barbetti”, nella quale si scaglia contro l’ormai ex allenatore rossoblù Piero Braglia, che da professionista esterno ha lanciato il grido d’allarme dimostrandosi aziendalista e al contempo realista. Stirati si rivolge a Notari dopo le esternazioni al comizio di fine mandato, giovedì scorso 23 maggio al centro servizi Santo Spirito, senza però portare soluzioni concrete se non escludere il prolungamento della convenzione in essere fino al 2025.
“Caro Presidente – scrive Stirati -, ritengo necessario tornare sulla vicenda dello stadio comunale per fare ulteriore chiarezza. Voglio augurarmi che il clima elettorale non contribuisca a scatenare strumentalizzazioni che specialmente sul calcio, generano facili emozioni. Spero dunque che lei non si presti a chi usa anche la vicenda del calcio eugubino per i propri disegni politici ed elettorali! Non è affatto vero, come ha scritto il solito seminatore di zizzania, che io vi abbia attaccato nell’incontro tenuto poche sere fa a Santo Spirito. Quando parlo della Gubbio Calcio la mia premessa è sempre quella di esprimere profonda gratitudine per lei e per la società che rappresenta per aver garantito da anni il calcio professionistico alla nostra città. Chi ha subito attacchi, eventualmente, sono stato io in più di una circostanza, in modo particolare dal vostro ex allenatore senza che sia stata spesa da parte vostra alcuna parola in proposito. Considero risibili le argomentazioni utilizzate dal signor Braglia, al momento del suo congedo, rispetto ad una struttura sportiva che ben conosceva quando ha firmato il contratto con voi, struttura che non più tardi di un anno fa era stata presa in considerazione per altri ambiziosi utilizzi! Non posso certo accettare che si scarichi sul Comune di Gubbio e su di me ogni presunta responsabilità anche di questioni ordinarie che, come è noto, fanno capo alla vostra competenza. Quanto ho ribadito nel mio recente intervento è che la Gubbio Calcio deve compiere un salto di qualità nella gestione pressoché esclusiva dello stadio, avanzando una proposta che la metta nelle condizioni di avere a disposizione la struttura per molti anni, con la possibilità di fare investimenti e di distribuire nel tempo le risorse investite, anche con la possibilità di rientri economici. Il Comune di Gubbio ha investito centinaia di migliaia di Euro facilmente documentabili, e non può passare assolutamente l’idea di un nostro disimpegno o di nostre negligenze. Naturalmente abbiamo delle regole da rispettare e le verifiche giuridico-amministrative fin qui effettuate ci indicano che un’ulteriore proroga di alcuni anni della convenzione, che abbiamo sottoscritto e che va in scadenza il prossimo anno, non è praticabile. Occorre dunque esperire altre procedure per evitare che il confronto diventi poco costruttivo. Ritengo opportuno che da parte sua venga accantonata questa reiterata minaccia di disputare altrove le partite del Gubbio trattandosi di una prospettiva che nessuno, tanto meno il sottoscritto, vuole prendere in considerazione e che rischia di suscitare reazioni negative e incontrollate da parte dei tifosi e dell’opinione pubblica. Colgo l’occasione per porgere i più distinti saluti esprimendo altresì la piena disponibilità a ogni positivo confronto”.
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