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Sicurezza, il Commissariato di Polizia non ci sarà. Si aspetta la videosorveglianza

Ci sono aspettative sul fronte sicurezza: videosorveglianza, daspo urbano, controllo di vicinanza e la richiesta di un Commissariato di Polizia di fronte ai crescenti fenomeni di droga, atti vandalici e pericolosità delle strade. Per una questione di assetto generale demografico territoriale e per la crisi economica, non sono previsti nuovi commissariati né a Gubbio né altrove.

Il sindaco Filippo Mario Stirati ha più volte ricordato a prefetto e questore la richiesta del Commissariato, mentre i consiglieri Michele Carini e Sabina Venturi della Lega ricordano di tanto in tanto la faccenda. La sicurezza stradale è tutta demandata ai tre autovelox che nei primi del 2023 sono attesi sulla variante della strada statale Pian d’Assino.

Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità nel novembre 2019 una mozione con la quale si chiedeva a Stirati di adoperarsi per ottenere dal Ministero dell’Interno un Commissariato di Polizia nel territorio, approvando poi nel tempo altri provvedimenti di sicurezza, quali il daspo urbano, l’implementazione della videosorveglianza e il controllo di vicinato, che non hanno avuto seguito.

La Lega accusa la maggioranza di avere nei fatti un approccio ideologico sui temi legati alla sicurezza. Stirati ha sostanzialmente tolto ogni speranza di riuscire ad avere un commissariato di polizia perché «i numeri di Gubbio su criminalità e reati sono tranquillizzanti. L’Umbria è considerata una regione con un basso potenziale di criminalità e questo dato pesa in modo negativo. L’Amministrazione continuerà comunque a portare avanti l’istanza». Sulle telecamere, sono previste nuove installazioni in corso Garibaldi, nelle aree di parcheggio e agli ingressi e uscite della città. Il daspo urbano, invece, viene ritenuto dal sindaco «non uno strumento da privilegiare, anche se non escluso», mentre sul controllo di vicinato ritiene che «sia in pratica già attivato con la presenza delle forze dell’ordine».