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Serie C, tempi lunghi. Calcagno (Associazione Calciatori) non esclude che si potrebbe andare pure oltre il 30 giugno

Il destino della Serie C è in mano ai tempi dell’emergenza coronavirus. Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, è pronto ad allungare la stagione fino al 28 giugno. L’avvocato Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori, non esclude la possibilità che si possa andare oltre. Sta alla finestra il Gubbio che ha sospeso ogni attività aspettando segnali. “Siamo tutti d’accordo – spiega Calcagno – e auspichiamo che la stagione si completi entro quella data. Su questo stiamo ragionando e siamo allineati. Gli studi epidemiologici ci dicono che possiamo uscire dalla crisi entro l’inizio di maggio”. Se invece si dovesse andare oltre? “Non sarebbe uno scandalo valutare un allungamento, se dovesse essere l’unica modalità per completare i campionati. Non si può dire no a priori. Non abbiamo guardato tutte le norme e gli incastri, ma l’ipotesi è comunque razionale. Lo statuto prevede per il consiglio federale possibilità eccezionali in certi casi e dunque si potrebbe valutare. Ci sarebbero implicazioni su contratti e prestiti, ogni aspetto andrebbe valutato ma senza pregiudizi nell’interesse generale di completare la stagione”.

PIU’ SERENITA’. L’Aic si trova a gestire anche la reazione umana dei giocatori: “Li stiamo sentendo più sereni, intanto perché si sono fermati dopo gli allenamenti in condizioni complicate. La situazione ha imposto di fermarsi. Ora cercano di capire le tempistiche per come uscire dall’emergenza. Qualcuno è meno sereno perché è rimasto lontano dalla famiglia, in una condizione che vivono altri lavoratori”. Il 3 aprile è troppo ravvicinato per pensare alla ripresa dei campionati dopo lo stop? “Credo di sì, guardando ai picchi della pandemia. Mi fido delle simulazioni fatte pure a livello di provvedimenti fiscali. L’importante è uscirne fuori al meglio come sistema Paese e dopo un minuto viene la regolarità dei campionati: si dovrà capire in quel momento cosa significa regolarità, salvaguardando quanto c’è stato del campionato e i tempi per finirlo”.

PROVVEDIMENTI FISCALI. Sul piano economico servono segnali forti dal governo: “Siamo al fianco della Federazione con le Leghe – spiega Calcagno – nel chiedere importanti provvedimenti per il sistema calcio che genera tanta ricchezza non solo per i presidenti e i calciatori, con un indotto spaventoso. Speriamo che il governo capisca intervenendo anche in questo settore”.