Oltraggiata, divelta e rubata la croce di Coccorano, posizionata lungo il Sentiero Francescano della Pace percorso dal santo nell’inverno tra il 1206 e 1207 quando fuggì da Assisi e si rifugiò a Gubbio abbandonando la casa paterna.
Lo riferisce il Messaggero Umbria nell’edizione di martedì 26 aprile.
Nel denunciare l’atto vandalico sacrilego, non usa mezzi termini Raffaele Pagliacci: “La povertà interiore ormai non ha più confini”, ha postato sui social l’agronomo consulente forestale valfabbrichese, esperto in beni ambientali e architettonici, guida escursionistica.
Quel tratto è oltremodo suggestivo, nel sentiero che viene considerato una piccola Santiago tutta italiana, dalla chiesina nella frazione di Coccorano, a circa due chilometri e mezzo da Valfabbrica (chiamata anche Coccoranaccio e facente parte in precedenza del Comune di Gubbio), alla sommità di Colgagliardo, dov’era situata l’antica croce e da cui veniva impartita una benedizione ai frutti della terra, al lavoro dei contadini e contro ogni forma di calamità naturale che avrebbe pregiudicato i raccolti.
Si susseguono periodicamente gli appelli per conservare al meglio il sentiero, mettendolo al riparo dall’incuria e gli atti vandalici.
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