Il sistema eugubino della scuola primaria continua ad avere problemi. Dopo la bocciatura da parte della Regione con il parere negativo dell’Ufficio scolastico regionale sull’accorpamento tra il primo e secondo circolo, “Giacomo Matteotti” e “Aldo Moro”, perché la legge non lo consente invitando a costituire gli istituti comprensivi, arriva un’altra pessima notizia.
Chiude il plesso di Carbonesca che per il prossimo anno scolastico 2023-2024. Niente scuola primaria, dunque, in una delle frazioni più periferiche del territorio. Non ci sono state iscrizioni alla classe prima e con l’uscita degli ultimi alunni della classe quinta, rimangono pochi alunni che non sono sufficienti a mantenere il presidio scolastico.
I genitori presenti all’incontro valuteranno le prospettive per i propri figli. C’è la possibilità che i pochi bambini rimasti decidano di proseguire la scuola primaria nella vicina Casacastalda e dunque in un altro Comune, a Valfabbrica, per le distanze e le conseguenti problematiche dei trasporti con una perdita di alunni. Si tratta dell’ennesima tegola sul sistema scolastico eugubino a livello di scuola primaria.
Oggi pomeriggio (martedì 7 marzo) c’è stato un incontro a Carbonesca con le famiglie, presenti il dirigente scolastico reggente del secondo circolo, Maria Marinangeli, l’assessore all’Istruzione Simona Minelli, il presidente della Pro Loco Simone Paciotti, il vicario del secondo circolo Isabella Martinelli e il responsabile del patrimonio e del servizio istruzione Beatrice Menichetti.
“Chiudere una scuola è sempre un dolore – dice Maria Marinangeli – l’ultima cosa che un dirigente vorrebbe mai fare, ma le condizioni logistiche e il calo demografico ci stanno imponendo scelte che vanno in questa direzione. E’ un vero peccato, perché la realtà educativa e formativa della scuola di Carbonesca è senza tema di smentita una realtà, un presidio culturale di grande impatto e di grande fascino. L’ultima prova è stata la scelta del Wwf di costruire l’aula natura, unica in Umbria proprio a Carbonesca. Tutto questo patrimonio educativo non andrà disperso grazie al lavoro dei docenti che continueranno ad esercitare la loro professione e a costruire progettualità innovative all’interno del circolo”.
L’auspicio del dirigente è che la comunità di Carbonesca possa continuare a usufruire degli spazi scolastici per attività utili alla crescita dei bambini della frazione e poter ancora attivare percorsi che mettano al centro dell’azione culturale e formativa i bambini e le loro famiglie. “Si chiude una pagina di bella e buona scuola – aggiunge Marinangeli – rimangono le cose belle che in tanti anni i bambini di Carbonesca, hanno potuto vivere”.
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