Colpo di scena nella Giunta Stirati. Giordano Mancini, assessore al Bilancio, non ha firmato l’accettazione delle nuove deleghe contenute nel decreto adottato ieri mattina dal sindaco Filippo Mario Stirati. Tira aria di dimissioni, se ne sta parlando in queste ore. L’esponente di Scelgo Gubbio ha perso la delega al patrimonio passata a Gabriele Damiani dei Socialisti Civici Popolari, che a sua volta ha lasciato il personale a Giovanna Uccellani di Scelgo Gubbio.
Questo ritocco, più che un rimpasto tenuto conto anche del fatto che resta clamorosamente escluso il Gruppo Misto, non ha convinto Mancini e il movimento civico Scelgo Gubbio che si aspettavano un cambio di passo con il ridimensionamento dei LeD (Liberi e Democratici) dopo la scissione. I LeD invece pur avendo cinque consiglieri comunali, invece dei dieci eletti l’anno scorso, si ritrova con la conservazione di ben quattro assessorati con il vicesindaco (Alessia Tasso, Valeria Piergentili, Oderisi Nello Fiorucci e Simona Minelli), la presidenza del Consiglio Comunale (Stefano Ceccarelli) e della Prima Commissione Permanente (Emilio Morelli).
Mancini questa mattina avrebbe incontrato il sindaco Stirati senza partecipare alla riunione di Giunta, manifestando nell’occasione l’insoddisfazione per il riassetto minimo che è stato ufficializzato. Mancini potrebbe addurre motivazioni personali alla base delle eventuali dimissioni, di cui si sta parlando in queste, pur nel dibattito politico dentro Scelgo Gubbio, che prepara un vertice interno.
Il Gruppo Misto resta alle prese con diatribe interne perché una parte dei cinque fuoriusciti dai LeD guidata da Alessandro Brunetti ha stretto un rapporto con Scelgo Gubbio, mentre Giovanni Manca e Giorgia Vergari puntano a un accordo dell’attuale maggioranza con il Pd anche nella prospettiva futura tra il congresso del partito e il dopo-Stirati che è al secondo mandato.
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