Presidente Notari, la vittoria a Rimini è più importante del girone di andata?
“Per me vale tanto, attraversavamo un periodo negativo che stava pesando sull’umore generale e ora questo successo ci serve per rianimare l’ambiente che ne aveva bisogno. Sono tre punti pesanti, dobbiamo recuperare la partita con la Recanatese al Barbetti e se dovessimo girare a 27 punti il bilancio del girone di andata sarebbe buono. Intanto passiamo un bel Natale”.
Vi fa aprire senza condizionamento la sessione invernale del mercato?
“A gennaio abbiamo previsto qualche aggiustamento, proveremo a migliorare la squadra in due-tre punti per cercare di affrontare il ritorno con maggiore tranquillità. Principalmente ci vuole una punta che possa fare la differenza e poi un centrocampista davanti la difesa, poi vedremo se ci sono uscite per intervenire e sostituire”.
Quando parlerete di rinforzi?
“La squadra si ritroverà nel pomeriggio del 27 dicembre, lavorando il 28 e 29 per avere poi tre giorni di riposo fino al pomeriggio del 2 gennaio. In uno di questi giorni avremo un incontro. Il direttore sportivo Davide Mignemi è tornato a casa sua in Sicilia, vedremo quando rientra. Forse ne parleremo il 2 gennaio”.
Cosa le è piaciuto di più a Rimini?
“Tre-quattro giocatori hanno dato quello che mi aspettavo da sempre. Bulevardi ha fatto una prestazione di livello. Lui ha dei valori eccezionali, sempre all’altezza della situazione e potrebbe fare pure la Serie B. Lo stesso Chierico mi è piaciuto, l’ho trovato vivace e solare. Mi è passato a salutare per gli auguri, ci sono ragazzi bravi a livello calcistico e personale, dà piacere averli in squadra”.
Cosa non ha funzionato nelle settimane difficili?
“Non voglio che qualcuno se la prenda e non intendo fare l’allenatore, non ho niente da insegnare a Braglia. Voglio misurare le parole, io non polemizzo e voglio andare d’accordo. Se la squadra ha l’umore positivo, questa è la migliore base di tutto. La partita di Rimini ha rappresentato molto”.
Cosa chiede al 2024?
“Innanzitutto salute e tranquillità. Sul campo prima di ogni cosa c’è la salvezza tranquilla, poi vedremo per i playoff che sapremo eventualmente affrontare al meglio”.
Con Braglia come va?
“Tra me e lui c’è sempre un buonissimo rapporto, se ha da dire o vedere qualcosa viene da me in ufficio. Non abbiamo intermediari, ci parliamo in modo diretto e schietto. Non mi nascondo, lui sa come la penso e se devo dire qualcosa non mi tiro indietro. Sto più tranquillo se gliela dico, sennò soffro dentro. Del resto, quando le cose non vanno è naturale parlare dell’allenatore. Speriamo che a Rimini sia stato l’inizio di un ciclo positivo. Anche l’anno scorso c’è stato un momento difficile”.
Dai giocatori si aspettava di più?
“C’è chi ha fatto di più e chi mi aspettavo rendesse meglio, bisogna cercare i motivi. Bulevardi è stato meno utilizzato e può dipendere da tanti fattori, come il modulo tattico. Decide il mister. Penso che la squadra sia buona, con qualche ritocchino faremo in buon girone di ritorno”.
Con la difesa a quattro la squadra rende meglio?
“Ho caldeggiato questo assetto. Non voglio scendere in particolari, ne abbiamo parlato tra i tanti discorsi. Decide Braglia. Abbiamo fatto più punti con quel modulo. A Rimini abbiamo avuto un’impostazione più redditizia, specialmente nel primo tempo. Il Rimini ha avuto qualche occasione, ma noi ne abbiamo avute svariate”.
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