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Sanatoria per le multe a chi è andato a riprendere i figli a scuola. Senza seguito la vicenda dell’auto dei vigili nel posto dei disabili

Il varco della porta di San Pietro

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Si conferma la sanatoria per i genitori che nel pomeriggio di mercoledì 7 dicembre sono entrati nel centro storico dal varco di San Pietro, sebbene fosse indicata l’interdizione al transito in quella fascia oraria, per andare a riprendere i propri figli alla scuola Montessori, oltretutto in circostanze rese più complicate dal maltempo considerate la pioggia insistente e il gran freddo.

«È previsto che si possa accedere alle scuole – spiega Elisa Floridi, responsabile del servizio di polizia locale, al Messaggero Umbria in edicola oggi, martedì 13 dicembre – anche negli orari in cui vige il divieto per i non autorizzati. Avevamo pensato di chiedere all’istituto l’elenco delle famiglie che la vigilia dell’Immacolata hanno ripreso gli alunni, però alla fine si è deciso che verificheremo sulla base delle singole situazioni per poi trasmettere tutto al prefetto e far annullare le multe scaturite dalle rilevazioni delle telecamere».

Al di là degli aspetti burocratici, è sembrato scontato l’epilogo della vicenda per le esigenze che vanno oltre l’applicazione dell’organizzazione di traffico e sosta solitamente prevista nei giorni prefestivi applicata in un giorno in cui si svolgono regolarmente le attività didattiche. In molti, visto pure il clima, non si neanche accorti nell’accedere dall’antica porta di San Pietro dotata di telecamere. Questo ha creato il problema all’origine, con la conseguente reazione di quanti si sono rivolti direttamente al comando della polizia locale per far presente il disguido.

Finisce invece in archivio senza provvedimenti la vicenda dell’auto dei vigili urbani lasciata a metà ottobre nel posto riservato ai disabili nel parcheggio dell’ex seminario. «Si potrebbe procedere – spiega la dottoressa Floridi – soltanto in presenza di una segnalazione precisa che indichi data e orario. Non basta la foto circolata e la denuncia apparsa sui social». Dev’esserci dunque una denuncia circostanziata per poter applicare la sanzione prevista con provvedimento disciplinare e multa. «Non abbiamo le auto assegnate ai singoli agenti – informa Floridi – ma sappiamo come vengono gestite e ogni fine mese ci sono le verifiche sui servizi fatti e i chilometri percorsi».