Nei giorni scorsi, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gubbio hanno dato esecuzione a una misura cautelare personale a carico di un diciassettenne eugubino ritenuto responsabile di una serie di reati tra cui furto, ricettazione e danneggiamento, traducendolo presso una comunità minorile del sud Italia.
Il minorenne, negli scorsi mesi, aveva commesso una serie di reati su tutto il territorio eugubino-gualdese, per i quali i carabinieri avevano avviato le indagini, condotte anche mediante analisi di telecamere pubbliche di videosorveglianza, individuando una matrice unica proprio nel giovane.
In una circostanza, il minorenne, mentre si trovava a bordo di un treno regionale diretto a Fossato di Vico, approfittando di una momentanea distrazione del controllore, si era impossessato del suo tablet di servizio, scendendo poi dal treno. In un’altra circostanza, per futili motivi, aveva danneggiato l’ascensore pubblico di Gualdo Tadino, staccando la telecamera di videosorveglianza e rendendola parzialmente inservibile.
In altre occasioni, il giovane era venuto in possesso di ciclomotori rubati, con i quali aveva girato sfrontatamente sul territorio eugubino – gualdese, addirittura in un caso rifornendosi di carburante presso un’area di servizio di Fossato di Vico, mediante l’utilizzo di una carta di credito oggetto di furto, con la quale poi effettuava altre spese personali.
Sulla scorta delle plurime segnalazioni ricevute, i Carabinieri delle Stazioni di Gubbio, Gualdo Tadino e Fossato di Vico (PG), con l’apporto del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno avviato articolate indagini, analizzando sistemi pubblici di videosorveglianza e individuando diversi testimoni, sentiti a sommarie informazioni. Le indagini hanno anche consentito di rinvenire i ciclomotori oggetto di furto, tutti restituiti ai legittimi proprietari.
Il materiale probatorio acquisito ha permesso di identificare senza dubbio l’autore dei numerosi reati nel 17enne, per il quale i Carabinieri hanno dettagliatamente riferito all’autorità giudiziaria minorile di Perugia.
All’esito degli accertamenti, su richiesta del procuratore Capo Flaminio Monteleone, confermate e condivise le ipotesi delittuose contestate, il Giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni di Perugia ha emesso a carico del minore la misura cautelare personale del collocamento in comunità.
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