Sacchi per l’immondizia, vuoti pronto uso, lasciati in quantità industriale dalla vecchia ditta ai cittadini che a sorpresa, senza alcun preavviso, si sono ritrovati da un giorno all’altro con un nuovo gestore del servizio di raccolta e smistamento dei rifiuti. L’azienda umbra Gesenu è subentrata a TeknoService dopo una gara d’appalto e un contenzioso al Tar che si è risolto con la conferma dell’esito del bando che si è quindi tradotto nel cambio della guardia. E’ stato attivato il nuovo numero verde per prenotare il ritiro di materiali ingombranti e per le segnalazioni da parte dell’utenza: ci si può rivolgere al 800667036 (solamente da rete fissa) oppure al 0755917125 (solo da telefoni cellulari) da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle 13, e dalle 15 alle 17, sabato dalle 8.30 alle 13. E’ attivo anche un ulteriore riferimento (3339553215) per comunicare con l’ufficio clienti Gest esclusivamente tramite Whatsapp (il servizio di risposta è garantito durante gli stessi orari d’ufficio. Il cambio del gestore ha colto tutti di sorpresa tra le voci circolate negli ultimi giorni ma soltanto perché diffuse dagli stessi operatori di TeknoService. Ci sono parecchi timori sull’impatto e le modifiche del servizio, anche se dal Comune non è emersa alcuna preoccupazione nel comunicare in modo stringato l’avvicendamento. Tra gli obiettivi principali della nuova gestione dei rifiuti – fanno sapere da palazzo Pretorio – c’è il raggiungimento del 75 per cento di raccolta differenziata entro il primo anno di servizio e il recupero e riciclo di tutte le frazioni valorizzabili di rifiuto come la Fou (Frazione organica umida), la carta e la plastica. La volontà dell’amministrazione Stirati condivisa con la stessa Gesenu è di estendere il servizio di raccolta porta a porta in alcune frazioni dell’ampio territorio comunale, di migliorare la gestione del centro di raccolta di via Venata e di inserire un servizio di vigilanza ambientale e di fototrappole per il monitoraggio dello sversamento scorretto e abusivo dei rifiuti dopo aver individuato e mappato le zone critiche, peraltro in un contesto territoriale dove si registrano ripetute allarmanti segnalazioni sulle discariche a cielo aperto.
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