Un’ora e un quarto di udienza ieri pomeriggio al tribunale di Perugia del processo Trust sui presunti abusi di potere dell’ex sindaco Orfeo Goracci e degli altri sette imputati (gli ex assessori Maria Cristina Ercoli, Lucio Panfili e Graziano Cappannelli, il funzionario comunale Lucia Cecili, il tenente della Polizia locale Nadia Ercoli sorella di Maria Cristina Ercoli, l’ex segretario comunale Paolo Cristiano e Umberto Baccarini, ex addetto dell’ufficio protocollo). C’è stato un ritardo, rispetto alla convocazione delle 15.30, e davanti al collegio presieduto da Mariella Roberti, presenti anche Goracci, la Ercoli e altri imputati, è stato completato il controesame dell’avvocato Pasquale Riccardo Fornaia, all’epoca dei fatti componenti del Nucleo interno di valutazione (Niv) e ascoltato nella precedenza udienza del 7 febbraio. Le difese degli imputati hanno incalzato provando a evidenziare le contraddizioni di uno dei testimoni chiave dell’accusa portata avanti dal pubblico ministero Mario Formisano.
I COMPITI DEL NIV. E’ stata messa in discussione la ricostruzione delle vicende sulla legittimità operativa del Niv e della Giunta comunale nella ripartizione dei premi ai dirigenti comunali: per Fornaia la Giunta si era appropriata di una parte della valutazione dei dirigenti, per le difese invece era un sistema consolidato e il Niv non aveva mai espresso contrarietà. Fornaia ha ribadito che la valutazione del Niv sugli obiettivi raggiunti dai dirigenti valesse in toto, mentre di contro una parte di valutazione se la riservavano i politici amministratori.
UDIENZA A MARZO. L’udienza è stata aggiornata al 7 marzo con la convocazione degli altri due componenti del Niv, il senatore Aldo Sartori e Alfredo Brofferio nominati con Fornaia dalla Giunta Goracci. Fin qui sono stati ascoltati cinque testimoni (i vigili urbani Adamo Naticchi, Loredana Volpi e Patrizio Ceccarelli, il funzionario comunale Nadia Minelli e Fornaia) in una lista con circa 250 soggetti indicati.
TESTIMONI INTIMIDITI? Nel processo ci sono due aspetti delicati: da un lato la prescrizione scattata per alcuni reati (sarà il presidente Roberti a gestire tutto e per ora non si è pronunciata nel merito), dall’altro le intimidazioni ai testimoni denunciate un aula. Questo è un tema ricorrente e viene sollevato dalle parti civili soprattutto in riferimento alle lettere di risarcimento danni inviate da alcuni imputati ai testimoni attribuendogli responsabilità.
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