Sorpresa clamorosa al processo Trust in corso al tribunale di Perugia nei confronti dell’ex sindaco Orfeo Goracci e di altri politici, ex amministratori e dipendenti comunali. Goracci in un post su Facebook – in cui mette in correlazione Trust con le vicende personali di un magistrato che nulla hanno a che vedere con lo stesso Trust sul quale ha indagato – sostiene “l’affermazione ridicola che io uscirei dal processo”.
Non è dato sapere né capire a chi o cosa si riferisca l’espressione “affermazione ridicola” visto che il collegio giudicante, gli avvocati e i presenti in aula al tribunale di Perugia hanno sentito benissimo pronunciare dal legale Franco Libori, difensore di Goracci, la dichiarazione che il suo assistito non rinuncia alla prescrizione. Quella dichiarazione è stata riportata all’esterno, così come le dichiarazioni degli altri imputati o loro legali che rinunciavano alla prescrizione. Si apre, dunque, un giallo nella vicenda processuale dell’ex sindaco con le attese reazioni in aula alle prossime sedute e la posizione che assumerà al riguardo il presidente del collegio Mariella Roberti.
Ci si limita a registrare sull’imputato Goracci queste due situazioni apparentemente in profondo contrasto tra loro, tra la dichiarazione in aula dell’avvocato difensore Libori e l’imputato, senza esprimere alcun giudizio e lasciando a ciascun lettore prendere atto della verità sostanziale dei fatti, evidenziando come dopo la seduta del 25 ottobre 2022 in cui l’avvocato Libori ha annunciato pubblicamente in aula la non rinuncia alla prescrizione da parte dell’ex sindaco, lo stesso Goracci non ha più commentato le fasi del suo processo, cosa che in precedenza faceva spesso. E’ tornato a farlo adesso del tutto a sorpresa.
Sarà interessante seguire gli sviluppi, con scrupolo e precisione com’è stato fatto fin qui da vivogubbio.com e dal Messaggero. C’è chi attorno a Goracci si dice convinto che l’ex sindaco non possa permettersi la condanna in primo grado anche per uno solo della ventina di reati contestati e che però al contempo avvalersi della prescrizione, annunciata in aula dal suo legale, rischi di diventare un boomerang per la sua provenienza politica sempre rivendicata. A Goracci gli avversari politici rimproverano sommessamente già il fatto di attaccare i magistrati che non condivide.
La prima udienza del 2023 è annunciata per lunedì 13 febbraio, alla vigilia dell’anniversario dell’arresto di Goracci e gli altri dell’inchiesta Trust avvenuta il 14 febbraio 2012 per tutta una serie di reati.
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