Rinvio a data da destinarsi del processo Trust che vede imputati Orfeo Goracci con altri ex amministratori politici, ex dirigenti e funzionari del Comune che al tribunale di Perugia devono complessivamente rispondere, a diverso titolo, di svariati capi d’imputazione. L’udienza fissata per il 23 novembre è saltata e se ne riparlerà quando verrà nuovamente calendarizzato il dibattimento, che a questo punto resta fermo all’appuntamento precedente del 19 ottobre dove ancora una volta l’accusa con i testimoni ha sferrato accuse pesantissime nei confronti di Goracci & C, che hanno sempre dichiarato la propria estraneità ai fatti contestati rivendicando la legittimità di atti e comportamenti.
Nella precedente udienza hanno tenuto banco le ricostruzioni della dottoressa Fernanda Fraioli della Corte dei Conti e dell’ex dipendente comunale Franco Bazzurri tra documenti falsificati, minacce e ricatti, disparità di trattamento danneggiando i nemici per favorire gli amici.
Ora sono attesi a deporre l’ex assessore ai Lavori Pubblici Marino Cernicchi, che nell’inchiesta Trust ha patteggiato a 16 mesi di reclusione assumendosi le responsabilità, l’ex funzionario comunale Lorenzo Rughi, considerato uno dei più penalizzati e vessati dal cosiddetto “sistema Goracci”, e Rossi dei Carabinieri del Ros.
Sulla vicenda Trust, al di là dell’epilogo, c’è già un punto fermo e chiarificatore: il patteggiamento di Cernicchi che era figura di primario riferimento per Goracci, un uomo di fiducia e dal forte coinvolgimento tanto da avere la delega ai lavori pubblici. Cernicchi sicuramente farà capire quale eventuale ruolo abbia avuto l’ex sindaco nelle responsabilità assunte con il patteggiamento. Il pubblico ministero Mario Formisano cercherà di chiarire proprio la situazione di Cernicchi come componente della Giunta guidata da Goracci e quindi ogni tipo di relazione tra situazioni e provvedimenti.
Trust non è una ricostruzione priva di fondamento, come ha dimostrato proprio il patteggiamento con assunzione di responsabilità di Cernicchi che può considerarsi la pedina di uno scacchiere. Un altro aspetto importante in questa vicenda è rappresentato dalle intercettazioni, parti integranti del voluminoso incartamento della Procura della Repubblica di Perugia, da cui emergono anche passaggi squallidi e che ledono l’immagine della pubblica amministrazione e di un Comune ormai da anni tenuto sotto scacco da questa vicenda anche per decisioni assunte nei confronti di soggetti coinvolti.
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