La frenesia verso le elezioni per la conservazione del potere può giocare brutti scherzi come sta accadendo con i cantieri attivati ovunque nella corsa da qui a giugno 2024. Situazioni complicatissime in diverse zone della città per la contemporaneità dei lavori e ripercussioni pesantemente critiche che la Giunta Stirati con la maggioranza sperano di riuscire ad assorbire in tempo per le urne.
Allucinante la vicenda del mini-cantiere alla Porta degli Ortacci nel piccolo tratto che raggiunge la chiesa di San Francesco e piazza Quaranta Martiri. È chiuso ormai da giorni anche quando c’è il mercato settimanale, come oggi martedì 14 novembre. L’operazione rientra nella riqualificazione della piazza con i fondi del Pnrr in una corsa contro il tempo per avere i finanziamenti e specialmente in chiave elettorale.
Le reazioni sono furibonde da parte di cittadini e operatori sanitari. Il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Alessia Tasso, candidata in pectore alla successione di Filippo Mario Stirati, aveva rassicurato gli operatori sanitari che il disagio sarebbe durato qualche giorno e invece si sta protraendo isolando di fatto un accesso al centro cittadino.
La gestione dei cantieri si sta rivelando disastrosa tra quelli pubblici e le autorizzazioni rilasciate senza un piano organico ai privati, con il risultato di trovare vie chiuse, percorsi inagibili e parcheggi drasticamente ridotti. La città è diventata una trappola con buona pace di chi abita nelle frazioni e raramente s’imbatte nelle problematiche quotidiane del centro. Soprattutto i LeD (Liberi e Democratici) guardano a quell’elettorato nel solco della consolidata tradizione pensando che i lavori promossi negli ultimi mesi servono solamente a far vedere un dinamismo e una concretezza rimasta assente per anni. Per questo le reazioni di molti sono anche divertite, come l’espressione “bisognerebbe votare una volta l’anno”. Rende l’idea.
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