Il sindaco Filippo Mario Stirati ha annunciato per lunedì prossimo 10 maggio, alle ore 11.30 in diretta streaming sul sito web del Comune di Gubbio, una conferenza stampa per comunicazioni politiche tra le reazioni e le situazioni collegate al Consiglio Comunale che continua a essere un porto di mare tra chi va e chi viene passando da un gruppo all’altro con evidente svilimento fino alla delegittimazione dell’organo istituzionale.
L’ultimo passaggio di Giovanni Manca e Giorgia Vergari dal Gruppo Misto al Pd, transitando dalla maggioranza all’opposizione, sta accendendo il quadro politico e sullo sfondo riaffiora il dibattito sul Css e rifiuti legandolo alle manovre politiche in corso dentro e fuori palazzo Pretorio.
Prende posizione sulla situazione generale l’avvocato Francesco Gagliardi, esponente di centrodestra già consigliere comunale;: “Ho auspicato la fine della consiliatura eugubina, perché si aprisse una fase di discussione politica, vera e senza pregiudizi, sul futuro del nostro territorio. Siamo fanalino di coda dell’Umbria e scontiamo, molto più di altri territori, gli effetti devastanti di una crisi, non solo economica, ma anche di idee e di progetti di sviluppo economico. Abbiamo un tessuto imprenditoriale debole, seppure in buona misura volenteroso, e perdiamo terreno sui servizi, anche quelli essenziali come il polo ospedaliero. Il welfare familiare reggerà ancora per poco tempo, essendo stati erosi i risparmi delle precedenti generazioni. In questo quadro allarmante, è stucchevole la radicalizzazione del dibattito politico attorno ad un tema, quello dell’utilizzo del Css, che non rappresenta affatto un crocevia per la città. Un’Amministrazione Comunale spaccata e un Consiglio Comunale sbandato sono il male di Gubbio, perché è venuto meno ogni punto di riferimento per la comunità. Fare finta di non vedere, galleggiare per altri tre lunghi anni, condannerà soprattutto le ragazze ed i ragazzi eugubini all’esilio forzato verso altre e lontane opportunità. In questo secondo mandato, la spinta propulsiva dell’amministrazione cittadina si è completamente spenta e lo sanno bene tutti i consiglieri comunali in carica, nessuno escluso. L’acceleratore di imprese, il polo di alta formazione della Lumsa, le opere infrastrutturali incompiute, l’isolamento da tutte le istituzioni sovracomunali: perché procrastinare questa lenta e inesorabile agonia? Sono questi i problemi di Gubbio, non certo quelli aggrovigliati attorno all’ideologia ambientalista, che punta alle paure e toglie speranza”.
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