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Pista ciclabile, timori per un intervento della Corte dei Conti. Lega all’attacco

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, venerdì scorso 16 febbraio, è stata discussa la mozione presentata dal gruppo Lega per la rimozione della pista ciclabile che i leghisti Michele Carini e Sabina Venturi definiscono “fallimentare”. La mozione è stata bocciata, a stretta maggioranza, dai gruppi consiliari della coalizione del sindaco Stirati e votata trasversalmente da quasi tutte le opposizioni presenti in aula, compresi il Pd, Orfeo Goracci, il Gruppo Misto che annovera esponenti già di Scelgo Gubbio e Democratici per Gubbio.

“Unica curiosa eccezione a questo voto trasversale – spiegano Carini e Venturi – sono stati i consiglieri del Movimento 5 Stelle, nominalmente all’opposizione, che si sono uniti al voto contrario della maggioranza del sindaco Stirati nonostante in passato siano stati i più forti critici della pista ciclabile. Il vicesindaco Alessia Tasso e la Giunta hanno apertamente ammesso in Consiglio Comunale il sostanziale fallimento dell’opera della pista ciclabile, che non è stata regolarizzata inserendola nella viabilità locale ed è ormai da tempo diventata unicamente un parcheggio semi-illegale, ma si sono poi opposti alla mozione chiedendo invece una qualunque soluzione di compromesso per salvare la faccia. Non è però più il tempo di compromessi all’acqua di rose ma serviva e serve un atto forte di presa di responsabilità per un’opera che a tutt’oggi non svolge la sua funzione, oltre a essere pericolosa e a rischio di causare in futuro un danno economico al Comune con un eventuale intervento della Corte dei Conti che potrebbe chiedere i danni”.