Festa tricolore dopo il trionfo di Wembley anche a Gubbio tra l’esplosione di gioia con piazza Quaranta Martiri piena quanto il giorno dei Ceri e i caroselli di auto e scooter nelle vie per festeggiare l’impresa azzurra contro l’Inghilterra che ha riportato il titolo Europeo del calcio in Italia dopo 53 anni.
Si sono sentiti canzoni ceraiole tra mortaretti, botti stile Capodanno con i colori dominanti della bandiera italiana. Una festa totale, anticipata in piazzette e vicoli cittadini dove in molti hanno seguito la partita infinita all’esterno dei locali sui maxischermi allestiti dai proprietari delle attività.
Non sono mancate la goliardie e perfino l’omaggio a Raffaella Carrà con le sue canzoni diffuse a tutto volume. Esternazioni sui social di giubilo per la squadra campione d’Europa e ironia senza freni sugli inglesi e la corona.
La notte dei miracoli del calcio ha fatto dimenticare senza colpo ferire tutte le riunioni del Comitato tecnico scientifico e le disposizioni di governanti e politici nella gestione del Coronavirus trasformato da problema sanitario in un dramma socio-economico tra restrizioni e privazioni per legge. L’Italia di Mancini, tra i miracoli, ha fatto anche questo.
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