Il cantiere di piazza Quaranta Martiri potrebbe riservare grosse sorprese, dal momento che il progetto così com’è, varato negli ultimi mesi dalla giunta Stirati, non convince larga parte del centrodestra e la nuova amministrazione Fiorucci, che sta mettendo a punto le prime modifiche con un dibattito interno destinati a sfociare in provvedimenti anche drastici. C’è una mobilitazione dei residenti e delle attività commerciali e professionali della zona.
Si punta, intanto, a rendere agibile per la circolazione la piazza nel tratto davanti le Logge dei Tiratori e all’altezza dei giardini piccoli in occasione degli eventi del Natale, nel cantiere che si sta occupando dalla ripresa dopo le ferie estive di altre parti della vasta area.
C’è un programma ancora più ambizioso che potrebbe portare a una rivisitazione del piano originario che prevede la chiusura ai veicoli e alla sosta proprio di quel tratto davanti al loggiato. Il transito e la sosta (in alcuni spazi) saranno permessi solamente nella striscia che fiancheggia la chiesa di San Francesco e il vecchio ospedale, fino alla farmacia comunale, dove si contempla la conferma di una striscia di parcheggi che complessivamente però diminuiranno nell’interdire al traffico la parte opposta.
Ogni modifica dovrà comunque conciliarsi con il progetto che ha portato il Comune di Gubbio a ottenere il finanziamento di cinque milioni agganciato ai fondi del Pnrr, per non incorrere in risarcimenti. C’è una grana che la giunta Fiorucci sta vagliando poiché si parla con insistenza, negli ambienti della stessa maggioranza, di un incremento dei costi preventivati con la possibilità che si debbano rifare i conti per verificare l’esatto ammontare delle spese, includendo al contempo imprevisti aumenti che potrebbero aver determinato la lievitazione dei soldi necessari.
Il sindaco dovrà anche decidere, insieme all’assessore Spartaco Capannelli, cosa fare del settore urbanistico che il predecessore Filippo Mario Stirati ha affidato, con nomina fiduciaria fino alla scadenza del suo mandato dopo il pensionamento di Luigi Casagrande, all’ingegnere Paolo Bottegoni scegliendo la soluzione interna senza bandire il concorso. Si è aggiunta nelle ultime ore un’altra problematica dopo il ritrovamento di reperti di epoca romana, con una pavimentazione e dei pezzi di mosaici che sono stati coperti da teli bianchi nell’area del cantiere.
Oggi (giovedì 5 settembre) i reperti emersi dagli scavi, nel tratto del vecchio ospedale con la farmacia, saranno visionati in un sopralluogo congiunto della Soprintendenza e l’amministrazione comunale. Sono attesi il funzionario archeologo Giorgio Posti insieme all’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici, Spartaco Capannelli.
Dei reperti davanti la farmacia si sapeva si dall’epoca della pavimentazione di via Cavour, difatti la stessa doveva arrivare sino alla farmacia, ma è stata sospesa quel motivo
A me sembra strano che con in uno scavo così grande sia saltata fuori solo quella striscia di mosaico, a Gubbio dove si scava salta sempre fuori qualcosa, tombe in via dei consoli, mura a piazza San Martino, strada sotto l’edificio scolastico, mosaici in mezzo la zona residenziale a sud delle mura urbiche (la guascuglia) e mi chiedo se era saltato fuori qualcosa nella costruzione del pronto soccorso del vecchio ospedale, veramente fortunati che sia saltata fuori solo una misera strisciolina di mosaico, di cui oltretutto se ne sapeva dell’esistenza a quel che si dice nell’articolo, su uno scavo così grande, se no i lavori sarebbero durati per l’eternità, Il problema è che pale e scavatori non sono propriamente strumenti da cesellatori, a volte è meglio mantenere l’esistente e basta, sempre che non si vogliano fare ricerche archeologiche.