Qualcosa non torna a livello burocratico, così slitta e può attendere la ripavimentazione di piazza Grande annunciata in pompa magna dalla Giunta Stirati con l’avvio dei lavori previsto per l’11 luglio. Lo rivela il Messaggero Umbria nell’edizione di venerdì 15 luglio.
La data d’avvio è stata disattesa perché la documentazione prevista non è completa: ciò sta comportando lo slittamento dei tempi tra le polemiche che si uniscono alle perplessità sull’opportunità e le tempistiche dell’operazione da un milione di euro di fondi statali e comunali.
I lavori dovrebbero durare da contratto 240 giorni e l’ultimazione è prevista entro la primavera 2023, con il timore sollevato da più parti del rischio di andare troppo a ridosso della Festa dei Ceri se dovessero sorgere problematiche.
È nato perfino un caso politico, con il dibattito tra maggioranza e opposizione sulla natura dell’intervento strutturale che prevede anche la rimozione del pavimento attuale, per poi andare a consolidare gli Arconi, in modo da garantire un adeguamento dal punto di vista sismico e statico, oltre al drenaggio dell’acqua e l’impermeabilizzazione.
È stata posta la questione – dal consigliere comunale Angelo Baldinelli (Gruppo Misto) – se fosse più opportuno iniziare i lavori un mese prima, dopo la Festa dei Ceri del 2 giugno. C’è chi è andato oltre, ponendo il problema delle priorità degli interventi sul blocco di piazza Grande viste le pessime condizioni delle facciate del palazzo dei Consoli che hanno perso il colore naturale per annerirsi paurosamente. I finanziamenti sono stati per ora tutti dirottati sugli Arconi, che ospitano soprattutto cucina e sale per banchetti gestite dall’Università dei Muratori, e la pavimentazione della piazza.
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