Quindici morti in quindici anni sulla strada maledetta, più una serie impressionante di incidenti con conseguenze più o meno serie in una decina di chilometri lungo la variante a est della Pian d’Assino nata già vecchia e senza neanche qualche miglioria per renderla almeno più sicura.
La lista di lutti si allunga, ricordando l’ultimo precedente, il 6 giugno scorso, quando nello stesso tratto perse la vita il sessantanovenne idraulico eugubino Franco Tacchi.
Gli interventi per fermare questa tragica spirale vengono richiesti a gran voce dopo le scellerate scelte ambientaliste ideologiche dei politici dell’epoca e le vane promesse in tutto questo tempo. A definirla già vecchia fu l’allora vescovo Mario Ceccobelli intervenendo il 9 maggio 2005 all’inaugurazione del tratto da Padule e Branca di 6,4 chilometri mettendo in imbarazzo il sindaco Orfeo Goracci.
Dopo l’ultima tragedia di mercoledì scorso, 7 settembre, potrebbe esserci una reazione concreta di fronte all’ennesima levata di scudi popolare e alla sollecitazione del prefetto di Perugia, Armando Gradone che, come anticipato nell’edizione di ieri de Il Messaggero, ha scritto il 17 agosto scorso al sindaco Filippo Mario Stirati e alla polizia stradale del capoluogo umbro annunciando l’intenzione di Anas di installare delle postazioni fisse lungo il tracciato da Branca a Mocaiana con la segnaletica di preavviso.
Sotto accusa il Comune e soprattutto l’Anas in queste ore in cui la comunità eugubina piange la scomparsa del professore ottantenne Amedeo Baldinucci, che con a fianco la moglie Angela Lispi (per tutti la maestra Angela) di 68 anni (ricoverata in gravissime condizioni nel reparto rianimazione del Santa Maria della Misericordia di Perugia dov’è stata trasferita con l’elisoccorso) è stato travolto poco dopo lo svincolo di Padule verso Branca, mentre guidava la propria Volkswagen Polo, da una Fiat Panda che sopraggiungeva dalla corsia opposta. L’impatto è stato violento e l’ex consigliere comunale è deceduto sul colpo.
Ci sono politici che piangono pubblicamente Baldinucci e sono gli stessi che la variante della strada statale Pian d’Assino hanno voluto a due sole corsie senza alcuna protezione per inseguire qualche voto facendo leva sulle ideologie.
E’ stato aperto un fascicolo per omicidio stradale e lesioni personali gravissime nei confronti del trentenne, che avrebbe rilasciato una dichiarazione spontanea, nell’indagine coordinata dal pubblico ministero Paolo Abbritti della Procura della Repubblica di Perugia. Oggi pomeriggio (venerdì 9 settembre) è prevista all’obitorio di Branca l’ispezione del corpo di Baldinucci.
Nell’incidente è rimasto coinvolto anche un sessantenne eugubino alla guida di una Toyota Yaris finito addosso alla Polo con tamponamento e che è stato trasportato con l’ambulanza del 118 nel nosocomio eugubino e poi dimesso con trenta giorni di prognosi. La frazione di Padule è rimasta profondamente scossa in questi giorni in cui è in corso la festa parrocchiale in onore di Santa Maria Ausiliatrice, ma l’intera città piange e ricorda il professor Baldinucci, testimoniando affetto ai figli Andrea e Francesca, per il suo percorso di insegnante nelle scuole superiori cittadine, l’impegno civico da amministratore con il Psi e consigliere comunale dal 2006 al 2011 (capogruppo della lista civica Verdi per Gubbio a sostegno del sindaco Goracci nel suo secondo mandato) e nell’associazionismo come presidente dell’Aelc (Associazione eugubina per la lotta contro il cancro) e con i comitati ambientalisti.
“Partecipo con immenso dolore e costernazione, personale e per conto della città intera, alla scomparsa di Amedeo Baldinucci, persona amica, uomo perbene, insegnante appassionato e attento, pieno di passione civile, assessore e consigliere comunale socialista negli anni ’70 e ’80”: così il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati. “Un uomo impegnato da sempre – scrive il sindaco – per la sua comunità di Padule e per tutta la città: Amedeo ha condotto, con immensa onestà di pensiero, indipendenza e capacità critica, grandi battaglie proprio sulla questione della viabilità e sulle tematiche ambientali, rendendosi protagonista di iniziative portate avanti sempre con sensibilità, trasparenza e onestà intellettuale, con una passione autentica, vera e disinteressata”. Stirati ricorda Baldinucci parlando di “perdita gravissima per la città, che ne piange le doti politiche, umanitarie e la sensibilità verso le più scottanti tematiche sociali. Amedeo, nel 1961, era anche stato tra i protagonisti dell’allora celebre trasmissione Rai Campanile Sera, programma condotto da Mike Bongiorno che insieme a Baldinucci vide protagonisti il professor Venanzo Biraschi e mio padre. Un uomo che non sarà facile dimenticare – chiude il sindaco – che ha saputo insegnare ai tanti che lo hanno conosciuto e frequentato i valori della buona politica, della difesa dell’ambiente, della lotta per le giuste cause. Ai figli e alla famiglia va il più forte abbraccio mio e di tutta la città e alla moglie i più grandi auguri per una pronta, completa guarigione”.
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