Non c’è pace per la strada statale Pian d’Assino, Sia sulla variante che sul vecchio tratto. Vanno per le lunghe, tanto per cambiare, i lavori sulla strada statale Pian d’Assino. L’amministrazione comunale aveva annunciato il 28 settembre come termine per l’intervento di Anas a est, dalle uscite tra Gubbio Est e Torre Calzolari, dopo aver chiesto e ottenuto di organizzare i lavori in due fasi diverse per diminuire i disagi. Tutto il traffico è dirottato ormai dal 25 agosto sul vecchio tracciato che attraversa le frazioni, con una mole di transito notevole, specie per l’andirivieni di mezzi pesanti. L’intervento riguarda la completa rimozione della vecchia pavimentazione, il miglioramento degli strati di fondazione e la realizzazione di un nuovo piano viabile per un investimento globale di 13 milioni di euro per risanare totalmente l’intero tracciato tra Gubbio e l’innesto sulla Perugia-Ancona. Ma sul cantiere ci sono pochi operai e in turni canonici con l’allungamento dei tempi e il conseguente caos. La situazione è oltretutto peggiorato negli ultimi due giorni per i lavori, in capo a Italgas, lungo il vecchio tratto all’altezza della frazione di Spada.
E’ stato dapprima regolato il transito dei veicoli con il semaforo e dopo le lunghe code è stato utilizzato il personale. Sono scoppiate le proteste, specie sui social, con attacchi da tutte le parti rivolti al Comune e ad Anas. Ieri mattina il sindaco Filippo Mario Stirati ha preso le distanze da Italgas accusata di non aver “dato comunicazione al Comune dei lavori che avrebbe svolto, l’unica nota inviata dal gestore è stata mandata a un indirizzo mail disattivato da tempo, dove peraltro si indicava una generica effettuazione di lavori di allaccio alla rete senza alcuna indicazione circa la necessità di installare un impianto semaforico. Una decisione unilaterale, quella di Italgas, che ha portato a evidenti disagi per la comunità, scaricando responsabilità inesistenti”. Il sindaco ha riferito che “Italgas si è scusata per l’errore di valutazione e per i disagi causati, bloccando subito i lavori”.
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