Per ora Giorgia Vergari è fuori dal Pd, dopo la bocciatura della Commissione di Garanzia Regionale presieduta da Maria Pia Bruscolotti che ha annullato il tesseramento anche di Giovanni Manca, e così per la segreteria del partito avanzano altre strategie. I due hanno già prospettato il ricorso alla commissione nazionale, che dovrebbe pronunciarsi tra una decina di giorni, forti del sostegno del viceministro e vicesegretario del partito Anna Ascani che li ha scelti come delfini sul territorio eugubino. Ma la candidatura di Vergari è congelata, dopo la presentazione accompagnata da 122 firme promossa da Manca: per tornare in auge dovrebbe succedere qualcosa entro il 18 ottobre, termine ultimo per depositare le candidature.
A questo punto Manca sta cambiando strategia e segue l’iniziativa di Gianni Fabbretti che lavora a una cordata per sostenere l’elezione a segretario dell’unione comunale di Marco Cardile, capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Gubbio che (insieme ad Angelo Baldinelli della Lega) ha salvato la maggioranza altrimenti senza numeri per far passare la Tari. Fabbretti sta cercando di coinvolgere, oltre a Manca e Vergari, anche l’ex consigliere regionale Andrea Smacchi, Luca Naticchi (uno dei reggenti del partito locale insieme allo stesso Cardile e Francesco Filippetti), Nicola Aloia e Domenico Aloi (area socialista), per trovare una soluzione all’eventuale candidatura alternativa del gruppo con Raffaello Di Benedetto, Sara Cardoni e il sindacalista Gianni Fiorucci che potrebbero puntare sull’ex consigliere comunale Virna Venerucci, ora non più nell’asse con Smacchi.
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