Scelgono i giardini di piazza Quaranta Martiri per passare la notte e alcune ore del giorno, sotto le piante, con qualche busta con pochi effetti personali accanto. Lo riporta il Messaggero nell’edizione umbra di oggi, martedì 15 agosto. Chiamateli pure clochard, non quelli delle grandi città, alle stazioni ferroviarie o nella metro, ma comunque senzatetto che si arrangiano come possono. La scena a Gubbio è davvero inusuale, senza precedenti.
Non si ha memoria di questo fenomeno che ultimamente invece registra molte segnalazioni, segno evidente di un disagio o del malessere che prende il sopravvento. Succede nella piazza di accesso della città, dove l’andirivieni a tutte le ore riguarda l’anello viario che circonda i giardini e quanti si spostano a piedi all’interno. Sono in diversi a stazionare nelle aiuole o sotto le piante, perlopiù di colore o quanto meno di nazionalità straniera, incuranti di quanto gli capita attorno.
In qualche caso, le forze dell’ordine si accertano delle condizioni di salute se li vedono assopiti senza muoversi. Si avvicinano e chiedono se tutto va bene, trovando come reazione la persona che si alza e va a una fontanella per sciacquarsi con l’acqua e poi tornare al proprio posto. La situazione non sta passando inosservata e le segnalazioni ci sono per cercare le prime risposte al fenomeno del tutto atipico in città e soprattutto in un’area così centrale, al di là della possibilità di sostare in aree pubbliche come quella.
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