Auto ovunque, lasciate anche nei posti riservati ai disabili. Le denunce – riferisce il Messaggero – sono all’ordine del giorno, ma di fronte alle segnalazioni e alla richiesta di aiuto per liberare quegli spazi indebitamente occupati ci si ritrova di fronte alla burocrazia che contempla la possibilità d’intervento delle forze dell’ordine per elevare le multe e per la rimozione dei veicoli soltanto nel caso in cui siano presenti le convenzioni tra il Comune e le attività private, che sono obbligate a prevedere aree di sosta per i portatori di handicap. Se non ci sono gli atti deliberativi assunti dall’ente, i vigili urbani fanno presente a chiunque si rivolga nella speranza di qualche provvedimento di non poter intervenire, suscitando sdegno e polemiche da parte di chi si ritrova penalizzato pur in presenza di un’esigenza e anche di un diritto. C’è chi ha pensato di scattare foto che mostrano le auto senza il previsto contrassegno parcheggiate impropriamente in aree prospicienti negozi, centri commerciali e altre attività che hanno ben delimitati e segnalati spazi ad hoc.
C’è chi si è rivolto direttamente agli agenti della Polizia Municipale, contattando il comando e gli uffici in largo della Pentapoli confidando nella comprensione per chiedere un intervento risolutivo anche con l’ausilio del carro attrezzi. Niente da fare, né a livello di sanzioni e men che meno per liberare quei posti indebitamente occupati da gente senza scrupoli.
Per stessa ammissione dei vigili urbani, i parcheggi per i disabili in aree non provviste di convenzione con il Comune sono gestite direttamente dai proprietari delle attività, che nella maggioranza dei casi si trincerano dietro gli impegni di lavoro lasciando il problema irrisolto e senza mostrare alcuna sensibilità nei confronti di chi ha bisogno e vorrebbe usare legittimamente gli spazi ben precisi destinati per legge. La situazione sta sfuggendo di mano e rimbalzano le accuse al Comune e ai vigili urbani di impegnarsi solamente a rastrellare soldi dai parcometri e dalle multe per fare cassa, tralasciando le necessità delle fasce più deboli nel trincerarsi dietro gli atti della burocrazia. Neanche le testimonianze portate da chi si ritrova coinvolto suo malgrado in situazioni decisamente spiacevoli, smuove sostanzialmente e nei fatti l’atteggiamento da burocrati che rimanda tutto alle convenzioni nonostante certe segnalazioni dovrebbero favorire la risoluzione delle problematiche nelle singole aree in cui il parcheggio per i disabili non è tutelato. Qualcuno vorrebbe coinvolgere il Gabibbo… hai visto mai.
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