L’ampliamento dei parcheggi a pagamento sta scatenando la mobilitazione contro il Comune, finito ora sotto tiro per la decisione di incassare dalla sosta sul piazzale non asfaltato del Teatro Romano per tutta la settimana e non più solo nei giorni prefestivi e festivi, oltre al fatto che sono aumentate le strisce blu nell’area dell’ex seminario.
Ventuno attività commerciali, artigianali e professionali della zona hanno intimato al Comune di rinunciare all’incremento dei posti auto a pagamento ritenendo di subire un grave danno economico nel farsi rappresentare dall’avvocato Mario Bruto Santini Gaggioli.
Il capitolato della gara d’appalto aggiudicata alla Sis Srl non prevede modifiche rispetto al calendario giornaliero già stabilito, con le carte in tavola cambiate dopo la mediazione raggiunta con le attività di San Pietro sulle strisce blu prospettate full time e attivate invece solo per il fine settimana dopo la ribellione di undici attività.
Si vogliono per questo modificare le condizioni nell’area archeologica del Teatro Romano dove la Soprintendenza avrebbe permesso anche la sbarra dopo che per anni non si è mai saputo se quel parcheggio fosse autorizzato. Viene chiesto anche il ripristino della sosta con disco orario sul lato destro dell’ex seminario.
Le ventuno attività della zona prospettano un contenzioso legale e anche il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Perugia, prefigurando una disparità di trattamento come conseguenza delle determinazioni ritenute non legittime per eccesso di potere.
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